29/04/2004

coincidenze

“Di notte, se apriva gli occhi, le stelle erano vicinissime, simili a corpi spirituali. Fuochi, certo; gas – minerali, calore, atomi – ma alle cinque del mattino, per un uomo che giace in un’amaca avvolto nel proprio cappotto, cose piene d’eloquenza.” (Saul Bellow – Herzog – Mondadori)

Ieri mattina scrivo un insignificante post sul disagio e la vergogna di assegnare un aggettivo ad un post da aggregare.
Ieri il signor Effe scrive un importante (almeno a giudicare dal numero di commenti ricevuti) post sul disagio e la lievenausea di vedere tanti aggregatori marcare come importante (= evidenziatore giallo) i propri post.

Per me è importante, diceva una canzone, però sarà un caso che pensavo la stessa cosa anch’io da parecchi giorni. Comunque il marcatore è opzionale ed il suo non uso, uso, o abuso, ai miei occhi non fa altro che segnalare l’autore come dotato, o privo, di gusto.
Poi spesso clicco anch’io sui post gialli per verificare se veramente l’autore è privo di gusto o se si è solo distratto un attimo.

Ecco spiegato, magari !, perché da ragazzino mi riusciva un po’ difficile l’abbordaggio del gentil sesso in discoteca o nei luoghi affollati. In quelle situazioni, se hai troppo sviluppato il senso della vergogna, se sei il primo a ridere delle tue sbruffonate, difficilmente puoi avere qualche risultato utile.

Ma le coincidenze che ieri hanno incrociato i nostri destini non sono finite qui: infatti ieri sera, reduce dall’(in)visible monster, apro un nuovo libro, inizio a leggere e questo mi parte con una bellissima frase sulle cinque del mattino. Torno a guardare la copertina e, guarda caso, il libro si intitola Herzog.

5AM