28/01/2018

Carracci

Lasciatemi dire ancora due parole su via Carracci.
Terremotata per 10 anni per la nuova stazione dell'alta velocità, all'inaugurazione ci saremmo aspettati qualcosa di meglio.
La metà, saranno 300 metri, da via Fioravanti a via Matteotti è decente: marciapiedi ben asfaltati e una ciclabile degna di quel nome.
Poi c'è il pezzo che va da Fioravanti verso Zanardi, nei primi 100 metri gli urbanisti erano completamente ubriachi: invece di proseguire con la ciclabile a due corsie l'hanno ristretta ad una e hanno fatto l'altra corsia sul lato opposto poi, si sa dopo l'ubriacatura giunge il sonno, si sono addormentati e la ciclabile è scomparsa.
Non si sono neppure preoccupati di collegarla all'ingresso di Villa Angeletti, che é un parco cittadino, uno dei pochi a Bologna, dove puoi trovare la nutria, il pettirosso, la ghiandaia, tanti cani, uno che mima una strana danza con due sciabole e altra umanità varia per tutti i gusti, come si conviene ad un vero parco cittadino.
Dal passaggio a livello fino a via Zanardi, i marciapiedi di Via Carracci, la strada lunga meno di un km dove trovate la modernissima stazione AV, uno dei più grandi parchi cittadini è la sede di EmilianAuto che vende le Rover e le Aston Martin, sono quelli che Trump definirebbe dei shit-hole. 

traffico

Leggendo le notizie sui problemi del traffico di Bologna si arriva alla conclusione che la soluzione stia nell'eliminazione di ciclisti e pedoni.
I ciclisti, odiati dai pedoni perché viaggiano sui marciapiedi. 
I pedoni, odiati dagli automobilisti perché a volte attraversano la strada.
Io che sono automobilista, ciclista e pedone mi sento un po' confuso. 
Da ciclista cerco prima di tutto di salvarmi la vita evitando le finte ciclabili, semplici strisce di vernice su strade di traffico terrificante (vedi via Gagarin o Zanardi dopo il sottopasso), o le ciclabili verso il nulla, come quella di Carracci  verso Zanardi che ad un certo punto semplicemente sparisce e le macchine che ti arrivano dietro sono cazzi tuoi, meglio che ti fai il segno della croce, o sali sul marciapiede....
Da pedone cerco di rivendicare con un certo orgoglio il diritto ad attraversare sulle strisce, che molti automobilisti considerano una fastidiosa interruzione del traffico. 
Da automobilista penso agli altri due me viaggiatore, penso che in mezzo a tanti rallentamenti ed ingorghi fermarsi un attimo per far attraversare qualcuno, anche fuori dalle strisce, é solo un atto di gentilezza che non costa nulla e che ti fa guadagnare un sorriso. Che vale molto.