30/08/2006

SOUVENIR DI FERRAGOSTO

SALUTE
Ormai è una regola, d'estate mi ammalo di qualcosa di strano: lo scorso anno di una fastidiosa allergia alimentare e quest'anno di un altrettanto fastidioso mal di schiena.
Inquietante anche la sequenza dei fatti.
Lo scorso anno, durante una camminata nei boschi di Cereglio, vengo assalito da uno sciame di vespe che prendono di mira, tutte contemporaneamente, le mie gambe, ree probabilmente di avere pestato un loro nido occultato dalle foglie cadute.
Poi dopo una decina di giorni, ecco l'improvvisa e violenta manifestazione dell'allergia alimentare, labbra e palpebre gonfie, come se fossero state malamente siliconate, ponfi e prurito insopportabile sul resto del corpo.
Tutta l'estate andò avanti così, con me che diventavo esperto in diete non irritanti ed ottenevo pure uno strepitoso dimagrimento: 10 chili in 2 mesi.
Poi mentre i sintomi si affievolivano, certo merito della dieta sottrattiva, cresceva invece il mio desiderio di capire cosa fosse successo e che malattia avessi.
Così passai tutto l'inverno perdendo tempo e denaro in esami ed analisi sempre negative.
Poi mi sono arreso.
A volte, la comparsa di uno sporadico ponfo mi ricorda di fare attenzione a quel che mangio.
E nulla più.
Quest'anno la storia inizia invece al mare, mare Adriatico per la precisione, scena diversa ma stesso copione, cioè pesto qualcosa che non avrei dovuto, questa volta si tratta di un pesce ragno (o tracina), che è peggio di 5 vespe in un solo colpo.
Il dolore è violento, ti sembra di aver pestato un coccio di vetro o un grosso chiodo.
Pensi che fra poco finirai dissanguato.
Quindi nuoti più rapidamente che puoi, considerando che ti devi portare tua figlia in groppa, almeno fino a dove lei potrà toccare.
Finalmente raggiungi la riva e ti meravigli nel vedere che non stai invece perdendo neppure una goccia di sangue.
Però il dolore c'è e c'è il piede che si gonfia.
Così ti trascini fino al lettino, ti sdrai e dichiari alla famiglia che per quel pomeriggio ti ritiri per k.o.
Poi, dopo una decina di giorni, non c'entra nulla ma la coincidenza è veramente maledetta, una mattina ti alzi e ti senti la schiena spezzata in due. Il dolore ti impedisce di governare quello che c'è dai fianchi in giù.
Fai subito una rapida anamnesi e non riesci ad individuare una causa: sforzi non ne hai fatti, al massimo qualche brusco passaggio da calore sudato a freddo condizionato, o l'essersi scoperti dormendo con le finestre spalancate. Mah !
Fatto sta che guidare l'auto, o meglio scenderne dopo aver guidato, diventa una vera tortura, stare seduti, o meglio alzarsi dopo esser stati seduti, diventa una vera tortura.
Insomma proprio l'ideale per uno che per lavoro deve guidare e stare seduto a qualche scrivania.
Fortuna che le ferie sono vicine, il più sarà fare il viaggio d'andata poi si cercherà di riabilitarsi in qualche modo.

SESSO

Ho passato da parecchi anni il momento in cui pensavo di poter essere interessante per le donne.
Purtroppo però tuttora nutro un certo platonico interesse per loro.
Tutte le donne le vedi e alcune, dopo che le hai viste, le guardi almeno un attimo di più.
Il problema è che non so se, dopo quell'attimo, il sentimento da me suscitato sia più di compatimento o di imbarazzo.
Forse è di compatimento ed imbarazzo insieme.

Ieri mattina, giorno di ferragosto, mi sono svegliato con un certo languore, ma di svegliare mia moglie non ci pensavo proprio.
A parte che di mattina presto non ha mai avuto i miei “ritmi”, mi sa che la fase di allattamento abbia temporaneamente, spero, sepolto la già scarsa attrazione che immagino possa provare nei miei confronti (vedi sopra).
Quindi mi sono fatto una sega.
Buffo che dopo mi scopro fedele, oltre che a mia moglie, anche alla mia immaginaria amante.
La fantasia può partire da qualsiasi donna conosciuta o solamente intravista, ma termina sempre allo stesso modo e con la stessa persona.
E questa è pigrizia, o vecchiaia.

VIVERE

Mio figlio, 6 anni, canta per tutto il giorno un fastidioso ritornello di un fastidioso cantante di Correggio poi, a fine giornata, mi domanda: “Babbo, ma vivere costa la metà ?”

Mio figlio, 6 anni, sogna da grande di avere una fattoria con tanti animali e, soprattutto, tanti cavalli. Ieri mi chiede: “ Babbo, quando avrò la fattoria, se sarai ancora vivo, verrai ad abitare da me ?”

VACANZA

Mi sono portato in vacanza questo computer, poteva essere utile.
La sera per far vedere un film ai bambini ed evitare così lo strazio della serata alle giostre.
La mattina per lavorare un po' o per scrivere.
Ma ho lavorato veramente poco e, finora almeno, non ho scritto un bel nulla.
Infatti la vacanza ha i tempi ben scanditi e, come nella vita ordinaria, resta poco tempo per scrivere e lo si può fare solo a patto di alzarsi, come questa mattina, alle cinque.
La mattina di solito inizia alle sette, facendo l'inventario del frigorifero e della dispensa per decidere cosa acquistare.
Poi via in bicicletta al minimarket: banco della frutta, banco del pane e salumeria, generi vari.
Quella del banco della frutta ormai mi conosce, quasi sempre sono il suo primo cliente del giorno.
Ieri addirittura mi ha sgridato perché ho fatto tardi. Non sono arrossito ma non potevo certo dirle: “Sa, mi sono fatto una sega....”, quindi ho ripiegato su un più diplomatico: “Almeno il giorno di Ferragosto !...”

AUTOMOBILI

Invidio un po' coloro che, pur non disponendo di grandi mezzi, dispongono però di molto tempo libero e, a forza di “bazze” riescono a condurre una vita molto più confortevole e gratificante di quanto si possa sperare disponendo di più denaro ma di meno tempo e volontà.
Ecco quindi che posso arrivare ad invidiare il padre di una compagna di scuola di mia figlia, che fa un tranquillo lavoro impiegatizio. Poco stipendio ma libertà assoluta dalle 14 (!) in poi.
Ecco che ci ritroviamo a parlare di automobili.
Lui, che pratica assiduamente il windsurf (!), si è dotato di una volvo station wagon, naturalmente era una bazza, e parlando del lungo viaggio per raggiungere la terra di Maremma in cui ci troviamo mi spiega come non abbia fatto alcuna fatica a guidare grazie al regolatore automatico di velocità.
Un optional, come tanti altri, che ho sempre ignorato, per la mancanza di tempo, la pigrizia mentale, la mancanza di curiosità per le bazze.
Ho acquistato molte auto, ma l'ho sempre fatto molto rapidamente, prestando poca attenzione agli optional, come se si trattasse di una noiosa formalità e non di una scelta importante, visto che passo molto tempo al volante.
Ora però il mal di schiena mi urla: “e bravo coglione !, se tu avessi fatto mettere il regolatore automatico di velocità forse ti saresti risparmiato un bel po' di sofferenze”.
E così eccomi di buonora, il mattino dopo, seduto in auto a sfogliare il libretto delle istruzioni.
Anche la golf, altra scelta del cavolo per uno che tiene una famiglia di 5 persone e un gatto, anche la golf, dicevo, poteva avere il regolatore automatico di velocità, bastava ordinarlo.
Beh, già che ci sono, almeno cerchiamo di studiare bene le possibilità di regolazione dei sedili, che forse scopro qualcosa che può mitigare questa pena.
E, infatti, ne scopro due: il supporto lombare ed il regolatore di altezza del sedile che, tutto abbassato, mi rivela una posizione nella quale posso tenere le gambe talmente distese che dovrebbe funzionare. Lo vedremo con il viaggio di ritorno.

Questa ero indeciso se rubricarla qui o sotto la categoria SESSO.
Esco di casa questa mattina e passo in rassegna le auto del parcheggio condominiale.
Scarto al volo la maggioranza di queste ma su due resto indeciso: alfa 33 o bmw 3equalcosa ?
Flashback: ieri notte, stranamente, faticavo a prendere sonno. Dopo avere letto a lungo il libro di Tondelli, lo ripongo e spengo la luce. Il sonno non c'è ma arriverà.
Invece arrivano a casa i vicini.
In queste villette a schiera del mare si sente tutto.
Questi poi non sono certo silenziosi.
Lui sbatte la porta e le grida: “sei una PUTTANA !”
Mi sa che il party di ferragosto non è stato proprio di suo gradimento.
Seguono altri 10 minuti di frasi carine come questa, poi si sente di nuovo sbattere la porta di casa (questa volta in uscita), poi sbatte una portiere giù nel parcheggio, poi si sente una sgasata smarmittata dell'auto che parte con tutta la rabbia del suo padrone.

Le guardo ancora e scelgo: deve essere l'alfa 33

LETTURE

Leggo assiduamente e completamente la Repubblica, anche se il sudoku non mi da più lo stesso piacere dello scorso anno.

Sempre da Repubblica, pagine della cultura, apprendo ieri che un'altra blogger è riuscita con successo a passare alla carta stampata: tale Pulsatilla.
Mi stupisce un po' lo stupore di Natalia Aspesi che recensisce il libro e, soprattutto, il blog.
Natalia si stupisce di come lei e tutti i blogger siano torrenziali e si mettano a nudo nel loro diario elettronico.
Forse a Natalia sfugge proprio che di diario si tratti e a questo serve un diario, cartaceo o elettronico che sia.

E proprio come un blog, anche se scritto troppo presto per esserlo anche tecnicamente, è “un weekend postmoderno” da “Opere (volume secondo) – cronache, saggi, conversazioni” di Pier Vittorio Tondelli a cura di Fulvio Panzeri, edizioni Bompiani.

Vacanze, tempo di tradimenti.
Sarà che il 16 agosto non escono i giornali, sarà che il sudoku non mi interessa più, passo a Il Foglio.
Il primo giorno è un sollievo, il secondo niente male, ma il terzo mi sembra il supplemento di famiglia cristiana: tutto un proliferare di destra compassionevole, di disegni intelligenti e di temi divini.
Oggi, domenica, senza il pericolo di incappare negli odiati supplementi, sono ritornato alla solita La Repubblica, ma non è una gioia. Persino mia moglie, che non brilla per spirito critico, mi fa notare che l'articolo sui vip che si acquistano le isolette nei mari del sud è almeno alla terza rifrittura, quindi puzza in maniera insopportabile.
Domani proviamo con il Corrierone.

5am