30/06/2005

Della serie appunti al volo...
Quando capiti per sbaglio su un sito che ti sembra interessante, dove te lo annoti ? Anche a questo serve un blog.
Ebbene per farla breve, da una rapida occhiata questo sito (www.pianetabimbi.it) mi è sembrato interessante. Vedremo.

Saluti, ritorno in immersione.
5am

29/06/2005

Ops! Lucrezia mi è scivolata giù. Questo caldo gioca brutti scherzi.

09/06/2005

Le donne non vogliono più (sesso, bugie e video-prediche)

Finalmente domenica si vota !
Anche la tormentata vicenda del referendum sulla “procreazione assistita” volge al termine.
Il quesito sulla fecondazione “eterologa” mi fa venire in mente un film di qualche anno fa, che rivedrei volentieri (confesso, avevo un debole per LldR): Le donne non vogliono più. Chissà che qualche tv, con l'occasione, non lo voglia riproporre.

Ma mi torna in mente, anche se il ricordo è assai sfuocato, il vecchio sesso, bugie e videotape, che non c'entra nulla con l'argomento, ma c'entra molto con la campagna mediatica, questa volta massiccia, che si è sviluppata intorno a questo voto.

E, per l'ennesima volta, vedo con grande dolore che l'esito del referendum si dovrà giocare per forza sulla conta degli astenuti.
Il referendum è uno strumento per adulti: non per bambini, non per vecchi rimbambiti.
Gli Svizzeri lo usano spesso e con grande disinvoltura.
Evidentemente gli Svizzeri sono adulti.
Gli Italiani passarono con una buona sufficienza l'esame di maturità post bellico sulla scelta fra monarchia e repubblica: si sa che la guerra è distruttiva, ma che è anche molto, ma molto, formativa.
Negli anni 70 poi, raggiungemmo la piena maturità di popolo adulto, con i grandi referendum su divorzio ed aborto: belle battaglie per il si e per il no e nessun problema di quorum.
Ora siamo precipitati nella più profonda e triste fase dell'alzheimer nazionale: da anni i referendum non riescono più a raggiungere il quorum dei votanti.
Credo tanto nel referendum che, anni fa, feci una cosa - per me (chi conosce la mia pigrizia può testimoniarlo) – clamorosa: andai in Comune a depositare la mia firma per la presentazione di una raffica di referendum, che avrebbero dato una svolta all'asfittico sistema socio-economico nazionale (ricordo, fra i tanti, l'abolizione della ritenuta d'acconto, altro che “decreto-competività” (varato col preservativo infilato: ordini professionali non aboliti, ecc., ecc.): quei quesiti erano bombe di competitività): risultato di tanto sforzo ? quorum non raggiunto.
Ora mi tocca di applaudire uno che, in teoria, dovrebbe essermi piuttosto distante: Gianfranco Fini, e mi tocca di sentire un figlio, traditore, dei radicali, che hanno insegnato a noi italiani cos'è (cos'era, purtroppo) il referendum, proclamare pubblicamente la sua astensione al voto: Rutelli, tu quoque !

Vogliamo deciderci a fare qualcosa per eliminare questo maledetto quorum che sta uccidendo il referendum e ci sta portando nella tomba della democrazia ?
E' aperta la raccolta di firme, qui, su questo blog, o dove preferite voi. Ma facciamolo subito.

Buongiorno !
5am

08/06/2005


Rivedere questa sera, dopo tanti anni, Il Laureato, è stato molto bello,... emozionante,...rigenerante.

5am

...rinfrescante...

02/06/2005

technology fa rima con commodity


"La regola generale è stare alla larga dagli investimenti tecnologici “speculativi”, quelli ad alto margine di incertezza. Questo significa aspettare che si sviluppi uno standard condiviso, che si crei un’effettiva affidabilità del prodotto/servizio e che i prezzi comincino a scendere. Quando investire è e rimane una decisione di business, che varia a seconda dei casi; ma il rischio, che le aziende correrebbero, di restare indietro “tecnologicamente”, è stato ampiamente e artatamente gonfiato."


Nicholas Carr da una vecchia (ma sempre attuale) intervista su Web Marketing Tools