31/12/2015

ok d'accordo

avete ragione voi.
Non è la pancia che è sexy, è chi la porta.

Quindi io non ho speranza
Neppure se mi crescerà la panza

la pancia può

La pancia può essere sexy.

Strano, non ci avevo mai pensato.

Me l'ha insinuato per la prima volta Abraham Yehoshua, in "ritorno dall'India", dove il giovane dottore si innamora dell'anziana e giunonica madre della sua paziente.

Ci ho ripensato qualche sera fa ammirando la buzza di Joaquin Phoenix, il professore che in "Irrational Man" faceva, suo malgrado, strage di colleghe e studentesse.

Infine la consapevolezza mi si è manifestata prepotentemente ieri sera, ammirando le morbide forme di Marilyn Monroe in "A qualcuno piace caldo" (belli i film che passano in tv nelle feste di Natale!). 

In Marilyn il rotolo della pancia non era meno attraente del seno generoso, il tutto piacevolmente svelato dalle sue morbide e semitrasparenti camicette.

Occorre far desistere le mogli dai propositi di dieta, nell'improbabile quanto malaugurata ipotesi che facciano sul serio: il successo potrebbe essere molto deludente.


tutto tace

Strano, non si sentono botti.

La crisi è talmente acuta che ormai la gente non compra nemmeno più i beni di prima necessità.

Come i botti, appunto.


i ponti delle spine

Per noi che abitiamo di qua dal sottopasso Zanardi raggiungere il
centro a piedi o in bicicletta è sempre stata un'avventura.

A piedi li sotto si rischia il soffocamento e la sordità.
In bici si rischia semplicemente la vita: essere sfiorati dalle
macchine nel sottopasso è una certezza, essere travolti è una
probabilità elevata.

Ma quest'anno il Comune ci ha dato un'alternativa: il passaggio lungo
il navile, sotto al tunnel della ferrovia.

I due giorni dopo l'inaugurazione non è andata male. Decine di
famigliole in bicicletta passavano di lì.

Ora, dopo qualche mese, non ci passa mai nessuno: le donne hanno
paura, io no e lo uso spesso, ma i resti umani (feci, siringhe,
tamponi,....) che si incontrano in quella traversata agli inferi sono
piuttosto inquietanti.
C'è un terzo percorso possibile per noi: parco Angeletti, via Carracci
(con le demenziali -a zigzag- e incompiute ciclabili concesse dalle
ferrovie in cambio dei 10 anni di distruzione della via), ponte
Galliera.
È la via più lunga ma la più adatta all'essere umano.

Il nostro Comune sembra avere tanto a cuore i pedoni ed i ciclisti,
forse si, ma in questo quartiere non ce ne siamo accorti visto che
comandano assolutamente le auto: via Zanardi e via Marco Polo sono
monumenti alla minacciosa supremazia dell'automobile.

Visto che negli ultimi anni i collegamenti automobilistici del
quartiere sono stati potenziati con il sottopasso dei Prati di
Caprara, si potrebbe magari considerare di rendere a senso unico il
sottopasso Zanardi per ricavare lo spazio necessario per poter
sopravvivere anche da pedoni o da ciclisti.

Ok è l'ultimo dell'anno, lasciatemi sognare.

Auguri a tutti, anche a noi automobilisti!
5am

08/12/2015

update

Dimenticare le chiavi
Perdere le chiavi
Cercare le chiavi
Non ritrovarle e rifare le serrature 
Dimenticare gli occhiali
Perdere gli occhiali 
Cercare gli occhiali 
Ritrovarli rotti
Dimenticare il telefono 
Perdere il telefono 
E ritrovarlo facendolo squillare

Così si passa gran parte del nostro tempo 
Soprattutto a questa età