08/12/2004

possibile che adesso siamo così diversi ?

Non avrei fatto granchè caso a questa notizia se non avessi da poco letto il capolavoro di Marguerite Yourcenar "Memorie di Adriano".
In quel libro si lascia intendere che, nell'antichità, il vero amore era quello omosessuale, in particolare quello dell'uomo maturo nei confronti del giovane adolescente.
Le donne potevano essere rispettate ed ammirate, come la moglie di Traiano, oppure sopportate, come la propria moglie (*), oppure godute nelle notti di festa orgiastica, ma raramente potevano essere amate.
Ora può essere comprensibile che il libro di M.Y. sposi questa tesi, essendo Lei stessa stata felicemente "sposata" ad una donna, tuttavia mi pare pacifico che nell'antichità classica questo tipo di amore non fosse particolarmente scandaloso.

Ora non più.
Duemila anni di religione monoteista hanno cancellato questa possibilità o, meglio, l'anno resa "peccato"; ma quel particolare tipo di peccato che è tale anche per chi non ha affinità religiose. Non come quei peccati che ci piace commettere, magari, o forse ancora di più, segretamente.
No, questo è un peccato che ti blocca l'istinto prima ancora che l'azione.

Peccato.


(*) mi rassicura invece che in questi duemila anni qualcosa per noi uomini non sia ancora cambiato: il dovere di sopportare la moglie.