15/12/2004

Hi Tech

L'altra sera, al ritorno dal lavoro, mia moglie mi racconta le torture tecnologiche cui deve sottostare per far partire i voli lufthansa: tutta l'operazione va gestita con l'ausilio di un palmare collegato via umts con il centro operativo LH di Capetown.
Che c'è di male ?
Nulla di particolare se si esclude che: con il freddo di questi giorni la batteria del palmare si scarica alla velocità di uno starnuto; la stabilità del segnale umts, sulla pista dell'aeroporto, è paragonabile a quella di una democrazia sudamericana; e, infine, con buona pace del desiderio di risparmio che, presumibilmente, aveva spinto la compagnia a centralizzare gli uffici in Sudafrica, in mancanza del palmare l'intera operazione va completata con una bella telefonata, della durata di 20 minuti circa, al centro di Capetown.
Per comprendere meglio quanto il tutto fosse cervellotico, mi sono preso lo sfizio di leggere il manuale operativo del sofware che gira sul palmare: un vero campo minato di finestre, di user-id, di chiavi mobili: l'ideale per chi deve affrontare contemporaneamente: pilota, addetti ai bagagli, addetti alle pulizie, addetti al catering, passeggeri incazzati, col freddo che ti gela le dita e le turbine dell'aereo che ti rintronano il cervello.

Poi mi lamento che mia moglie è un pò stressata.