Mini e Cuoricino
Quando ho rivisto quelle foto dei bambini sulla spiaggia, per un momento mi sono sentito bene.
Mi sembrava di essere lì, in quella spiaggia semplice e stretta, di Maremma, con la duna subito dietro le spalle che ci separava dalla pineta.
Un posto popolare, per famiglie, non molto internazionale, più che altro frequentato da locali. Pochi, a parte noi, che provenissero da fuori regione.
I bambini si divertivano in maniera semplice.
Andavano su è giù per la duna, a caccia di lumachine, o scavavano buche o si litigavano qualche giocattolo.
Un giorno arriva una coppia di cinesi con un aquilone altissimo, fatto di infiniti piccoli aquiloni, tutti legati allo stesso lunghissimo filo.
Prendo tutti gli spiccioli che ho (2 euro e cinquanta) e mi avvicino curioso.
Quanto costa l'aquilone piccolo ?
Due euro e cinquanta.
Lo compro.
Mia figlia, che mi aveva seguito e che non aveva mai avuto un aquilone, non vede l'ora di giocarci.
Fatto di carta velina fissata su due bastoncini sottili. Il lato più lungo non superava i 30 centimetri e non aveva coda. Veramente piccolo.
Decidiamo di chiamarlo Mini.
Mini è piccolo e sembra estremamente fragile, ma vola molto bene.
Gli diamo tutto lo spago che abbiamo, fino a restare con il pezzetto di plastica, attorno a cui il filo era avvolto, completamente scoperto. Per fortuna i due cinesini hanno fatto le cose per bene. Alla fine del filo c'è un bel nodino che impedisce che l'aquilone voli via.
Mini dura poco.
Dopo nemmeno un quarto d'ora, interviene mio figlio che, giustamente, vuole giocare anche lui con l'aquilone. Ma lui è piccolo e vuole vedere cosa succede a lasciare andare il filo e la plastica che lo tiene.
E Mini se ne vola via, al di là della duna, sopra la pineta.
Salgo sulla duna, scendo dall'altra parte e mi addentro nella pineta per cercare Mini. Mia figlia mi attende trepidante. Niente da fare. Mini è sparito. Poverino.
Ma per fortuna i cinesi sono ancora nelle vicinanze.
Questa volta io e mia figlia decidiamo di comprarne uno più grande, cinque euro.
Questo è più grande e robusto. E' fatto di nylon. E' anche smontabile ed ha un sacchetto per trasportarlo. Infine ha la coda. Un aquilone cinese quasi professionale. Ha perfino un bel drago disegnato sopra.
Mia figlia decide di battezzarlo con il nome di Cuoricino.
Ma Cuoricino non vola bene. Va sù e poi viene giù in picchiata.
Pensavo che fosse il vento ad aver cambiato, ma non era così: non ha mai volato bene. Nemmeno sulla riviera romagnola.
Naturalmente anche lui è volato via diverse volte al di là della duna e nella pineta.
Le mie gambe tutte graffiate dai rovi testimoniano i miei eroici recuperi, con i bambini che, in piedi sulla duna, facevano il tifo per me.
E' per questo che ormai, anche se non vola tanto bene, mi sono affezionato a Cuoricino e non dimentico mai di prenderlo tutto le volte che andiamo a fare una gita al mare.