28/10/2002

La causa prima
Se è vero, come sostengono tutti gli psicologi ed altri simili esperti dell'essere umano, che il nostro carattere e la nostra vita sono marcate a fuoco dall'esperienza dei primi mesi di vita, bisognerebbe che i genitori, invece di sprecare kilometri di pellicola (o, per i più evoluti, centianaia di megabytes) per fotografare e filmare neonati che poi, a distanza di qualche anno, non sarebbero più in grado di riconoscere, bisognerebbe, dicevo, che filmassero piuttosto sè stessi. Rendendo così un utile servizio futuro ai loro figli, i quali potrebbero ottenere spiegazioni sui loro comportamenti più inspiegabili, semplicemente consultando l'album fotografico e video della famiglia.
Naturalmente i filmati dovrebbero riguardare momenti verità, tipo i genitori a tavola ripresi nell'atto di mangiare ignorandosi completamente, oppure i genitori al telefono con i rispettivi amici del cuore, registrati nell'atto di sparlare a ruota libera del reciproco consorte.
Sarebbe bello se tutte le volte che mi rendo conto di aver combinato una cazzata, potessi consultare l'album di famiglia ed individuare il momento che mi ha definitivamente condannato a compiere sempre quello stesso maledetto errore.
Già perchè nella vita ho capito una cosa: che io sono recidivo.
Insomma tendo a ripetere sempre gli stessi sbagli, anche se ogni volta mi dico che non ci cascherò più, quindi forse è vero, c'è qualcosa di più forte della mia volontà che mi spinge a commetterli.
Si dice “mal comune mezzo gaudio”. Ebbene se esistesse una teoria generale ed una causa specifica che potessero spiegarmi quelle che solitamente definisco “coglionate”, mi sentirei almeno un pò sollevato dalla depressione che deriva dal constatare di esserci caduto nuovamente.