20 minuti di felicità
Il camoscio muore in piedi.
Il camoscio, quando è vecchio, non smette di saltare sulle rocce; non è più veloce come i giovani del branco, ma va dovunque vada il branco.
E' Toni Valeruz che parla, in una intervista su QN, della sua prossima impresa quando, a cinquant'anni suonati da un pezzo scenderà, sci ai piedi, da un picco andino.
E come ha fatto a diventare così ?
Semplice, perchè è stato messo al mondo, insieme ad altri 7 fratelli, e quasi ignorato dai genitori che, un tempo, non si complessavano più di tanto se i bambini giocavano per strada o si buttavano giù da una montagna.
E' già bellissimo leggere le parole di Toni Valeruz, quello che per me era un mito ma di cui sapevo nulla.
Lo è ancora di più in questa pausa speciale, durante una breve trasferta di lavoro, uscendo alle 2 del pomeriggio dall'autostrada, spinto dalla fame e dal desiderio di fuga, e arrampicandosi sulla collina che unisce la Romagna a Pesaro, che per me è pur sempre Romagna, e che si getta a picco nel mare adriatico, qui bellissimo.
Su questo crinale, a Fiorenzuola di Focara, c'è uno di quei posti che puoi trovare sulle montagne della Corsica, o in un paesino dei Pirenei, una trattoria alla buona con i tavolini fuori, che danno sulla strada, dove passa un'auto ogni 20 minuti.
Su questo tavolino, all'ombra di due vecchi alberi, dove mi sono seduto, c'era questo giornale.
Poco distante da me, due paesani, mangiano lumachine di mare e si lamentano della politica nazionale, dei lavori di ristrutturazione delle mura del paese e altre cose simili: un sottofondo rilassante che mi permette di godere in pieno di questo momento di pace.
La piadina è perfetta, come sempre qui, le tagliatelle alle telline sono un'altra sicurezza e arrivano subito.
Forse, nonostante la fuga, non arriverò tardi all'appuntamento del pomeriggio.
Poi la fiaba finisce, il telefono suona, commetto lo sbaglio di ordinare due insulsi spiedini di gamberi e calamari.
Li mangio, pago il conto e me ne torno giù, sull'autostrada.
La sosta è finita.
Buongiorno !
5am
ps: non preoccupatevi, non voglio mica tenervi segreto il nome del ristorante: si chiama Osteria Al Vento di Druda Ivia.