29/10/2003

William’s list

Se ancora non vi siete sposati, non fatelo !
No, non avete capito, non voglio dire che non dovete sposarvi.
Liberi di inguaiarvi come meglio credete.
Voglio dire che non dovete fare l’errore di preparare la lista di nozze.
Voi vi sposerete nell’era di internet, mica come me, quindi usate e, soprattutto, fate usare ai vostri invitati, la fantasia.
E’ molto triste imbattersi ogni giorno, in casa, nei regali della lista di nozze ed odiarli.
Perché non vi servono a nulla e perché non vi piacciono più.
E non potete neppure incolpare colui che ve li ha regalati: quelle inutili cianfrusaglie le avete scelti voi stessi !

All’ultimo matrimonio cui ho partecipato, in qualità di invitato – s’intende – ho volutamente ignorato qualsiasi lista di nozze, ed ho regalato la cosa che più desideravo in quel momento per me: il regalo più bello che avrei voluto ricevere.
Desideravo un dipinto.
Ho cercato su internet e sono arrivato quasi per caso sul sito di William.
Che per vivere crea stampi per l’industria orafa, ma che per passione dipinge.
Gli scrivo: “mi interessano i tuoi dipinti”
Mi risponde: “ok” (perdonatelo se parla strano ma è nato a New York)
La sera dopo parto e mi sparo 200 kilometri per andare a casa sua a vedere i suoi quadri.
Mi viene a prendere in vespa sulla piazza del paese.
Salcedo, colline sopra Vicenza, di sera è piuttosto suggestivo.
Mi scorta fino a casa sua.
Casa un po’ diroccata.
Per entrare bisogna scavalcare il gatto e qualche gallina.
Ci sediamo.
Bicchiere di vino.
Dopo qualche minuto, quando ha capito che quel tizio piombato di notte a casa sua vuole veramente vedere i quadri (e non derubarlo o violentarlo o chissà che altro), si rilassa ed inizia la mostra.
Su internet erano belli, dal vero mi piacciono ancora di più.
Pago i -- ------- (*) senza battere ciglio per il quadro da regalare e pago 100.000 lire per una litografia che voglio per me.
Alla fine mi ringrazia e mi saluta come avrebbe salutato babbo natale che se ne fosse andato da casa sua il 26 mattina presto.
Altri 200 kilometri per tornare a casa.
I quadri che mi tengono compagnia ed il panorama notturno che è anch’esso un quadro.

5AM

(*) non si dice il prezzo dei regali