The Bridge
Sta per finire questa gimkana di ponti e un po’, confesso, ne ho approfittato pure io.
Visto il momento di crisi economica, conviene comunque godersi un po’ di vacanze extra.
I tempi mi sembravano maturi per affrontare un viaggio più impegnativo per me e la famiglia, tenuto conto dei seguenti requisiti:
-posto raggiungibile in auto
-viaggio sopportabile da moglie e figlia, che non sopportano i viaggi in auto
-località marina
-temperatura che permettesse di stare in costume da bagno e, magari, anche di fare qualche nuotata in mare
-no lidi di Romagna, che fa troppo week-end ordinario
La scelta è stata quindi piuttosto semplice: Isola d’Elba.
Già collaudata in precedenza, mare eccellente e clima migliore a 3 ore di auto, con quel pizzico di esotismo dell’essere isola e quel tocco di avventura del salire sul traghetto (traversata di mezz’ora all’andata e un’ora al ritorno).
Una vera pacchia ed una grande comodità senza nessuna implicazione.
Niente a che vedere con quella sventurata di mia madre (73 anni) che, poverina, si è dovuta sparare ben 2 settimane di Sharm el Sheik per accompagnare mia sorella.
Così abbiamo potuto godere dei vantaggi del soggiorno in una graziosa pensione di Fetovaia (Htl Montemerlo), con i bambini che, incredibilmente - essendo stati allevati a bastoncini findus e tonno in scatola-, apprezzavano moltissimo l’ottima cucina locale a base di pesce.
Come tutti i blog che si rispettino vi mostro anch’io le foto (mentali però) che ho scattato in questo viaggio:
-A pesca di granchietti con il retino, con una piccola grande guida (Damien)
-Cane randagio che si avvicina a tutti i villeggianti sulla spiaggia alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti, ma non fa in tempo ad avvicinarsi perché viene sempre prontamente scacciato
-Ancora il cane randagio tenta un approccio, e questa volta sembra avere successo, i due infatti sono talmente intenti a pomiciare da non accorgersi che il pulcioso cane ha infilato il muso nel loro cestino. Quando poi se ne accorgono Lui fa vedere di essere uomo e virilmente lo scaccia.
-Finalmente il cane riceve volontariamente qualche biscotto da un’altra coppia più generosa.
-Spiaggia della Biodola: all’altezza delle cartoline illustrate
-Set cinematografico allestito in spiaggia per riprendere ogni secondo di vita di bambino di circa 6 mesi: padre con telecamera, zia con fotocamera professionale, madre e zio aiuto registi e colonna sonora costante fatta di: Lorenzino guarda qui ! Lorenzoooo ! Lorenzinooooo! Dopo 15 minuti anche i miei figli mi implorano di cambiare posto. Li accontento molto volentieri.
-Spiaggia di S.Andrea: per un pelo non mi rompo una gamba nella solita stupida maniera (scivolo su un sasso cosparso di sabbia).
-Spiagge (semi)libere = spiagge sporche: io cerco di dare il buon esempio e mi metto a raccogliere cicche, cartacce ed altre porcherie con il retino di mio figlio. Nessuno però mi imita, anzi poco ci manca che mi chiedano di andare a pulire anche casa loro. A me i fumatori non danno fastidio, sono stato anch’io un fumatore, mi da solo fastidio quando scambiano la spiaggia per un immenso posacenere. Solo perché certi posaceneri hanno la sabbia dentro non è detto che sabbia = posacenere !
-Spiagge (molto)libere = spiagge pulite: c’è una spiaggia a pochi kilometri da Capo Enfola che è molto libera in quanto discretamente impegnativa da raggiungere, sarà il fatto che bisogna essere un po’ appassionati per arrivarci, ma questa è molto pulita (a parte qualche traccia di catrame, ma, ahimè, la perfezione non è di questo mondo). Mi pare si chiami Cala Sansone: qui il mare è favoloso e c’è pure un faraglione con grotta che è molto piacevole attraversare a nuoto.
5AM