08/11/2005

una scoperta - tante scoperte

Post di Paolo.
Classifica dei primi 100 blog italiani,
La scorro, si sa mai, non che ci speri, ma si sa mai, la scorro.
A un certo punto trovo un sito dichiaratamente bolognese, e non è il mio.
Per dimostrare che non sono invidioso metto qui il link perchè è piuttosto bellino, molto spiritoso, ci scrive anche Enrico Brizzi, che prima non consideravo (per partito preso, è evidente), ma che adesso , da che ho letto nessuno lo saprà, considero.
Lo cura Maso, che si dimostra anche geniale osservatore di umarells bolognesi (vedi foto sotto e anche tutte le altre).
Insomma una vera miniera.
Altro che quel cadavere (annunciato: io l'avevo detto che non poteva durare !) del bologna-city-blog !

5am



PS: Non ho scelto a caso l'immagine del cassonetto. Ieri, infatti, quando mi sono alzato da letto avevo pochi obiettivi: particamente vuotare il rusco (= l'immondizia) e poco altro. Ma non sottovalutatelo, con la raccolta differenziata, la cosa era piuttosto impegnativa, perchè ieri il rusco comprendeva anche il sacchetto delle bottigliette e dei vasetti di vetro. E noi, che siamo nella periferia della periferia, non abbiamo la campana del vetro.
Quindi sono uscito con i miei 4 sacchetti: il biologico, il vetro, e due per gli altri materiali. Invece di andare sinistra sono andato a destra verso le scuole, dove ci sono i bidoni in assetto completo (c'è perfino quello delle pile !).
E c'è anche il cassonetto per la raccolta degli abiti usati: sventrato, allagato, con gli stracci, le scarpe e le ciabatte sparsi tutt'attorno per la strada.
Osservo lo scempio, apro con la chiave il cassonetto del biologico e ci verso il sacchetto del biologico, apro col piede il cassonetto del non-bio e ci verso i due sacchetti del non-bio, infilo la bocca della busta dei vetri nella bocca della campana dei vetri e ci verso i vetri (bello il rumore dei vetri che cadendo si frantumano sul fondo della campana), apro di nuovo il cassonetto del non-bio e ci getto il sacchetto che conteneva i vetri.
Missione compiuta. Mi merito il giornale. Proseguo fino all'edicola.
Dopo cento metri un altro punto-cassonetti, anche questa è zona ricca e anche qui c'è il cassonetto abiti usati: non sventrato ma anche questo circondato da stracci, scarpe e ciabatte usate.
Ora ricordo di alcuni giorni fa, quando vidi la piccola zingarella uscire proprio da questo cassonetto impugnando uno straccetto rosa: gli occhioni sgranati, attenta a quello che si muove intorno (me compreso) e attenta a riemergere senza danni dalla sua immersione.
Ricordo anche, due settimane fa, quando nel giardino della casa gialla, che attraverso la mattina per portare i bambini a scuola, metà giardino era tapezzato di stracci orrendi, trafugati dal cassonetto eppoi abbandonati dappertutto su tutta la superficie del giardino.