24/09/2005

però

Però il mio medico è una persona semplice e lineare.
I nostri incontri, cioè quando vado a farmi visitare o ad esporre i miei presunti o reali problemi di salute, sono surreali per la loro laconicità.
A titolo di esempio cito l'ultimo incontro dell'altro ieri.
Dopo le analisi del sangue e delle urine da cui era emersa, finalmente, la prova che la mia allergia era reale (di fronte ad un valore di 457 delle immunoglobuline E, alias IGe, anche il suo invincibile scetticismo si era dovuto arrendere). Torno da lui con l'esito dell'ecografia a fegato e dintorni.
"Tutto bene", dice dopo attenta lettura del referto "e per il resto come va ?"
"Benissimo", rispondo io, "con la dieta pane e acqua ho risolto tutti i miei problemi di allergia e prurito e mi sento anche in gran forma."
"Ottimo !" mi fa lui. "Allora ci vediamo fra due mesi, che misuriamo a che punto stanno le IGe".
E mi congeda.
Io resto un pò sconcertato: ero già preparato mentalmente a sottopormi ad una infinità di test (rast, prick, ecc., ecc.) per capire a cosa fossi allergico.
Ma, in fondo, è meglio così: che sono allergico a uovo, latticini, melone e carne di maiale l'ho già capito da solo. Che la cura migliore sia non mangiarli l'ho già capito da solo.
Che la scienza medica non abbia soluzioni speciali per le allergie, pure l'ho capito.
E probabilmente fra qualche mese tutto questo sarà finito. Almeno spero.
Allora grazie, dottore, per essere una persona di buon senso e non sottopormi ad inutili trafile e torture.
5am