
Andare al cinema per vedere una commedia di Woody Allen è sempre un buon modo di passare una serata.
Anche una rara serata come quella di ieri per noi, incredibilmente senza bambini.
E' bello, e salutare, calarsi nei panni di un vecchietto, Anthony Hopkins, che insegue stupidamente la vita inseguendo una stupida escort (di quelle a due gambe).
E' bello assistere al garbato ribaltamento gli stereotipi razziali, come quando una splendida ragazza indiana rompe il fidanzamento con un biondo ragazzo inglese, che la prende malissimo, lui e la sua famiglia, in una scena da Bollywood alla rovescia, dove la famiglia indiana appare imperturbabile e la famiglia di lui, inglesissima, urla sconvolta la propria rabbia per la promessa mancata.
E' sempre il solito, piacevolissimo, film di W.A.