Iraq: inferno o paradiso ?
Ricordate quel filmetto dei primi anni sessanta che s’intitolava: “Svezia: inferno o paradiso ?”
La scena più hard raffigurava un gruppo di distinti signori e brave signore che facevano…la sauna.
Ricordate l’antica eccitazione dei calendarietti profumati dei barbieri ?
Il massimo della perversione era una tetta con scorcio di capezzolo oppure una giarrettiera in campo lungo.
Ma erano altri tempi, cosa ci volete fare, allora tirava il sesso, adesso tira la violenza.
Van Helsing è campione d’incassi mica per caso.
Quindi dobbiamo sopportare il bombardamento splatter di decapitazioni, torture, squartamenti assortiti e tutto il grandguignolesco materiale che l’Iraq sta offrendo a buon mercato ai nostri cari, gongolanti (finto tristi, finto scandalizzati), giornalisti.
Quindi l’Iraq è il nuovo paradiso, almeno dei giornalisti e dei guardoni sadici.
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