avviso
la settimana lavorativa è tragica, pertanto la presenza sul blog sarà pressochè nulla.
5am
30/09/2003
28/09/2003
27/09/2003
916 o 921 ?
Inutile, anche quando vogliamo fare i precisi, alla tedesca, noi restiamo sempre italiani: approssimativi (*).
Ieri mattina, autostrada del sole, direzione Firenze, poco prima del Cantagallo un grande pannello mi informa che mancano 916 giorni al termine dei lavori per la variante di valico, la grande bretella che correrà parallela all’autostrada fra Sasso Marconi e Barberino del Mugello, per decongestionare un po’ questo tratto di autostrada. E scusate se vi svelo qui un cattivo pensiero: io più è congestionata e più mi diverto, ma queste sono perversioni che non c’entrano nulla.
La cosa mi colpisce, e comincio a pensarci, io che ho faticato le 12 fatiche e sudato le 7 camicie, fra ingegneri riluttanti e manutentori ostili, per impostare in aziende e comuni sistemi per prevedere i tempi (ed i costi) del completamento di “grandi lavori” che, al confronto con la variante, farebbero la figura di giocattoli da bambini.
E’ una cosa bellissima, penso fra me e me, questo pannello elettronico che ogni giorno ti informa su quanto tempo (ancora il costo non ce l’hanno voluto mettere, ma va bene lo stesso) manca alla fine dei lavori.
Poi sempre più entusiasta (capita, guidando, di entusiasmarsi e perdere tempo mentale su questo tipo di cose) comincio a calcolare la data di scadenza dei 916 giorni: dunque 26/09/03 + 916 giorni, ma è troppo difficile, ci vorrebbe l’excel ! (**)
Vorrei segnarmi questo giorno sull’agenda.
Intanto, immerso in questi pensieri, ho percorso altri 10 km e toh!, un altro pannello. Butto lo sguardo sul display e, accidenti !, qui mancano 921 giorni.
La delusione è grande, tutto il mio entusiasmo svanisce immediatamente: un’altra occasione mancata. Se non siamo capaci di allineare 2 dispaly a 10 km di distanza l’uno dall’altro, figuriamoci se saremo capaci di rispettare tempi e costi previsti.
Poi, dopo 2 kilometri, arrivato al curvone di Sasso Marconi, ecco il cantiere con i due grandi tunnel che s’infilano sotto la collina.
Lo guardo e sorrido.
Buongiorno a tutti !
5AM
(*) nota: approssimativo o aprossimativo ? ero stato colto dai soliti dubbi. Google ne trova 71 con una p sola e 19300 con 2 p, quindi ovviamente ho scelto quest'ultima versione.
(**) nota: 26/09/2003 + 916 giorni = 30/03/2006
Inutile, anche quando vogliamo fare i precisi, alla tedesca, noi restiamo sempre italiani: approssimativi (*).
Ieri mattina, autostrada del sole, direzione Firenze, poco prima del Cantagallo un grande pannello mi informa che mancano 916 giorni al termine dei lavori per la variante di valico, la grande bretella che correrà parallela all’autostrada fra Sasso Marconi e Barberino del Mugello, per decongestionare un po’ questo tratto di autostrada. E scusate se vi svelo qui un cattivo pensiero: io più è congestionata e più mi diverto, ma queste sono perversioni che non c’entrano nulla.
La cosa mi colpisce, e comincio a pensarci, io che ho faticato le 12 fatiche e sudato le 7 camicie, fra ingegneri riluttanti e manutentori ostili, per impostare in aziende e comuni sistemi per prevedere i tempi (ed i costi) del completamento di “grandi lavori” che, al confronto con la variante, farebbero la figura di giocattoli da bambini.
E’ una cosa bellissima, penso fra me e me, questo pannello elettronico che ogni giorno ti informa su quanto tempo (ancora il costo non ce l’hanno voluto mettere, ma va bene lo stesso) manca alla fine dei lavori.
Poi sempre più entusiasta (capita, guidando, di entusiasmarsi e perdere tempo mentale su questo tipo di cose) comincio a calcolare la data di scadenza dei 916 giorni: dunque 26/09/03 + 916 giorni, ma è troppo difficile, ci vorrebbe l’excel ! (**)
Vorrei segnarmi questo giorno sull’agenda.
Intanto, immerso in questi pensieri, ho percorso altri 10 km e toh!, un altro pannello. Butto lo sguardo sul display e, accidenti !, qui mancano 921 giorni.
La delusione è grande, tutto il mio entusiasmo svanisce immediatamente: un’altra occasione mancata. Se non siamo capaci di allineare 2 dispaly a 10 km di distanza l’uno dall’altro, figuriamoci se saremo capaci di rispettare tempi e costi previsti.
Poi, dopo 2 kilometri, arrivato al curvone di Sasso Marconi, ecco il cantiere con i due grandi tunnel che s’infilano sotto la collina.
Lo guardo e sorrido.
Buongiorno a tutti !
5AM
(*) nota: approssimativo o aprossimativo ? ero stato colto dai soliti dubbi. Google ne trova 71 con una p sola e 19300 con 2 p, quindi ovviamente ho scelto quest'ultima versione.
(**) nota: 26/09/2003 + 916 giorni = 30/03/2006
Finalmente !
Amina è libera.
Ci sono volute milioni di firme (incluse quelle di supratori, puttanieri ed assassini ? Statisticamente parlando direi di sì).
Ci sono volute ore di battage radiofonico, diavolo d’un Forbice !, dovendoci sorbire a Zapping la lettura di tutti i nomi dei firmatari.
Ma alla fine ce l’ha fatta.
Era ora.
5AM
Amina è libera.
Ci sono volute milioni di firme (incluse quelle di supratori, puttanieri ed assassini ? Statisticamente parlando direi di sì).
Ci sono volute ore di battage radiofonico, diavolo d’un Forbice !, dovendoci sorbire a Zapping la lettura di tutti i nomi dei firmatari.
Ma alla fine ce l’ha fatta.
Era ora.
5AM
25/09/2003
misure
misure contro i tifosi violenti: 2 kilogrammi di acciaio e 2 metri di ferro.
basteranno ?
A parte l'umorismo d'accatto (che non fa ridere neppure l'autore), una cosa mi ha colpito di quella scena:
Le pistole dei poliziotti ben chiuse nella fondina.
Mirabile self control ?
Imparata la lezione di Genova ?
Oppure, forse, la polizia considera la violenza degli stadi come esagerazioni e ragazzate, in fondo non tanto pericolose ? Quindi non meritevoli di una bella pistolettata ?
Insomma, 2 pesi e 2 misure.
5AM
ps: per questo post del 23 settembre ho utilizzato la nuova funzione di blogger: "change time & date", aggiornandolo ad oggi. Rimango ancora in attesa della funzione di ordinamento dell'archivio in senso cronologico "normale". Perchè gli archivi vanno letti così, possibile che quei geni di blogger non lo capiscano ?!?!?!?
misure contro i tifosi violenti: 2 kilogrammi di acciaio e 2 metri di ferro.
basteranno ?
A parte l'umorismo d'accatto (che non fa ridere neppure l'autore), una cosa mi ha colpito di quella scena:
Le pistole dei poliziotti ben chiuse nella fondina.
Mirabile self control ?
Imparata la lezione di Genova ?
Oppure, forse, la polizia considera la violenza degli stadi come esagerazioni e ragazzate, in fondo non tanto pericolose ? Quindi non meritevoli di una bella pistolettata ?
Insomma, 2 pesi e 2 misure.
5AM
ps: per questo post del 23 settembre ho utilizzato la nuova funzione di blogger: "change time & date", aggiornandolo ad oggi. Rimango ancora in attesa della funzione di ordinamento dell'archivio in senso cronologico "normale". Perchè gli archivi vanno letti così, possibile che quei geni di blogger non lo capiscano ?!?!?!?
23/09/2003
ci siamo cascati subito
Primo compito a casa della prima elementare.
Cerchiare le A e ricopiare due volte le parole.
La piccola esegue il compito poi me lo fa vedere.
Naturalmente non è perfetto, come avrebbe potuto ?
Non ha cerchiato le A ed ha ricopiato tre volte le parole.
Dico: Bene ! e le riconsegno il quaderno.
Più tardi la mamma: " mi fai vedere il compito ?"
E ci casca subito, spiegando alla piccola come avrebbe dovuto fare il compito.
Io protesto: "Allora a cosa serve la maestra ?
E lei: "Ma non voglio che sia l'unica a fare la brutta figura ! Perchè sicuramente la altre madri avranno corretto i compiti"
"Sicuro, dico io, se sono tutte impiccione come te !"
La bambina, confusa, non sa più a che santo votarsi.
Alla fine il compromesso: d'ora in poi non correggeremo più i compiti.
5AM
Primo compito a casa della prima elementare.
Cerchiare le A e ricopiare due volte le parole.
La piccola esegue il compito poi me lo fa vedere.
Naturalmente non è perfetto, come avrebbe potuto ?
Non ha cerchiato le A ed ha ricopiato tre volte le parole.
Dico: Bene ! e le riconsegno il quaderno.
Più tardi la mamma: " mi fai vedere il compito ?"
E ci casca subito, spiegando alla piccola come avrebbe dovuto fare il compito.
Io protesto: "Allora a cosa serve la maestra ?
E lei: "Ma non voglio che sia l'unica a fare la brutta figura ! Perchè sicuramente la altre madri avranno corretto i compiti"
"Sicuro, dico io, se sono tutte impiccione come te !"
La bambina, confusa, non sa più a che santo votarsi.
Alla fine il compromesso: d'ora in poi non correggeremo più i compiti.
5AM
Chissà perchè ?
Trovavo strano che la copertina raffigurasse una gondola.
Già perchè pensavo che "Di là dal fiume e tra gli alberi" fosse una storia di avventure di pesca nei boschi americani.
Una delle storie che hanno per protagonista il giovane Hemingway, alias Nick Adams.
Invece no.
Il fiume è il Brenta.
Il protagonista è il vecchio Hemingway, alias colonnello Richard Cantwell, che a Venezia si riposa dalle fatiche della guerra, godendo di tutte le cose dolci e belle che questa città poteva, e forse ancora può, offrire ad un uomo.
5AM
Trovavo strano che la copertina raffigurasse una gondola.
Già perchè pensavo che "Di là dal fiume e tra gli alberi" fosse una storia di avventure di pesca nei boschi americani.
Una delle storie che hanno per protagonista il giovane Hemingway, alias Nick Adams.
Invece no.
Il fiume è il Brenta.
Il protagonista è il vecchio Hemingway, alias colonnello Richard Cantwell, che a Venezia si riposa dalle fatiche della guerra, godendo di tutte le cose dolci e belle che questa città poteva, e forse ancora può, offrire ad un uomo.
5AM
radio playlist
Loro mettono le mani avanti e dichiarano che la playlist non l'hanno potuta scegliere.
Difficilmente, infatti, gli avremmo perdonato il passaggio della viscida canzone dei negritas.
Ma quelli di Radio Montecarlo perchè continuano a passare all'infinito le fruste canzoni di Howard Jones, Chris Rea, Sade, facendole seguire dal jingle "musica di grran classe" (doppia r per rendere l'accento falso-francese) ?
Non sarebbe una brutta radio e dopo le 21 è probabilmente la migliore, anche se il ritorno di Nick the Nightfly ha di nuovo abbassato il livello. Cosa ci volete fare, preferivo Kay Sandvick.
Però quelle canzoni obsolete che passano di continuo, senz'altro più economiche sotto il profilo dei diritti d'autore, faccio sempre più fatica a reggerle.
Buongiorno
5AM
PS: cosa sto ascoltando adesso ? I Tiromancino "2 Destini" su Radiouno
Loro mettono le mani avanti e dichiarano che la playlist non l'hanno potuta scegliere.
Difficilmente, infatti, gli avremmo perdonato il passaggio della viscida canzone dei negritas.
Ma quelli di Radio Montecarlo perchè continuano a passare all'infinito le fruste canzoni di Howard Jones, Chris Rea, Sade, facendole seguire dal jingle "musica di grran classe" (doppia r per rendere l'accento falso-francese) ?
Non sarebbe una brutta radio e dopo le 21 è probabilmente la migliore, anche se il ritorno di Nick the Nightfly ha di nuovo abbassato il livello. Cosa ci volete fare, preferivo Kay Sandvick.
Però quelle canzoni obsolete che passano di continuo, senz'altro più economiche sotto il profilo dei diritti d'autore, faccio sempre più fatica a reggerle.
Buongiorno
5AM
PS: cosa sto ascoltando adesso ? I Tiromancino "2 Destini" su Radiouno
20/09/2003
19/09/2003
Caro
Avete mai pagato 6.000 lire per un cono gelato ?
Io mai.
1.000 – 1.500 era il costo di quello che preferivo (crema e cioccolato)
2.000 quando volevo un gelato grande
3.000 per esagerare.
Ora pagare 3 euro è normale, e sfido chiunque a trovare un cono gelato a meno di 1 euro e 50.
E’ stato così, acquistando un gelato, che nell’estate del 2002 mi sono reso conto che il passaggio lira – euro non era stato del tutto indolore.
Ora, a distanza di 21 mesi, la polemica infuria sempre di più e non si vede soluzione: diventiamo irrimediabilmente tutti più poveri (o meno ricchi).
E forse non è un caso che oggi a Milano si inauguri il primo negozio italiano di H&M (Hennes & Mauritz).
L’hanno battezzata l’Ikea della moda: è svedese, è un colosso, vende moda alla moda (e non babbiona) a poco prezzo.
Sbarca a Milano, nel negozio sul C.so V.Emanuele, a pochi passi da P.zza S.Babila, che fu per tanti anni di Fiorucci e segue di un anno un altro colosso della moda a poco prezzo: lo spagnolo Zara.
In un anno in cui i consumatori hanno deciso che l’abbigliamento costava troppo e tutti i giorni hanno fatto il loro piccolo sciopero, Zara ha avuto risultati di vendita impressionanti, incassando nel solo negozio di Milano 33 milioni di euro.
C’è di che essere contenti, si fa per dire, l’ultimo baluardo industriale italiano (cioè l’industria della moda), viene sbeffeggiato in casa propria da uno spagnolo e prossimamente da uno svedese.
Noi siamo ripiegati nella pigrizia di confezionare prodotti di lusso e di prezzo astronomico, cioè prodotti che non implicano sforzi logistici o fantasia imprenditoriale, bensì “gusto” e “creatività”. Prodotti destinati a pochi milionari (in euro) sparsi in giro per il mondo.
E nel pieno del caos dei prezzi abbiamo anche pensato bene di decretare la fine della moda del semplice e del nero (il nero ha stufato ! non se ne può più del minimalismo ! dicevano i guru della moda nel 2000) per portare al successo gente barocca come Cavalli o Dolce e Gabbana, che si divertono a decorare i pantaloni come fossero alberi di natale.
E via chilogrammi di costosi accessori: cerniere e cernierine, pellicce e pelliccette, bottoni, catene, croci, manette e chi più ne ha più ne metta.
Risultato, anche le aziende misconosciute che producevano prodotti alla moda di una certa qualità, ma a prezzi contenuti, si sono ritrovate ad avere altissimi costi di produzione, e conseguenti prezzi di vendita proibitivi.
Quindi diamo un benvenuto alla moda economica di Zara e di H&M perché, forse, ci insegnerà che la logistica conta qualcosa e, forse, potremo tornare a recuperare il tempo perduto, se sapremo coniugare una certa qualità di materiali e di confezione con un’organizzazione produttiva e distributiva moderna.
E’ l’ultima chance che abbiamo, perché se Zara ed H&M capiscono che si può conquistare un ulteriore vasto pubblico sul fronte della qualità (dove sono, al momento, molto scadenti), siamo veramente fritti.
Se invece continueremo a baloccarci con il mito degli stilisti e delle sfilate, progettando e producendo abbigliamento con 18-12 mesi di anticipo (queste cose non le fa più nemmeno la Mercedes, cazzo!), saremo definitivamente fottuti.
Buongiorno a tutti !
5AM
Avete mai pagato 6.000 lire per un cono gelato ?
Io mai.
1.000 – 1.500 era il costo di quello che preferivo (crema e cioccolato)
2.000 quando volevo un gelato grande
3.000 per esagerare.
Ora pagare 3 euro è normale, e sfido chiunque a trovare un cono gelato a meno di 1 euro e 50.
E’ stato così, acquistando un gelato, che nell’estate del 2002 mi sono reso conto che il passaggio lira – euro non era stato del tutto indolore.
Ora, a distanza di 21 mesi, la polemica infuria sempre di più e non si vede soluzione: diventiamo irrimediabilmente tutti più poveri (o meno ricchi).
E forse non è un caso che oggi a Milano si inauguri il primo negozio italiano di H&M (Hennes & Mauritz).
L’hanno battezzata l’Ikea della moda: è svedese, è un colosso, vende moda alla moda (e non babbiona) a poco prezzo.
Sbarca a Milano, nel negozio sul C.so V.Emanuele, a pochi passi da P.zza S.Babila, che fu per tanti anni di Fiorucci e segue di un anno un altro colosso della moda a poco prezzo: lo spagnolo Zara.
In un anno in cui i consumatori hanno deciso che l’abbigliamento costava troppo e tutti i giorni hanno fatto il loro piccolo sciopero, Zara ha avuto risultati di vendita impressionanti, incassando nel solo negozio di Milano 33 milioni di euro.
C’è di che essere contenti, si fa per dire, l’ultimo baluardo industriale italiano (cioè l’industria della moda), viene sbeffeggiato in casa propria da uno spagnolo e prossimamente da uno svedese.
Noi siamo ripiegati nella pigrizia di confezionare prodotti di lusso e di prezzo astronomico, cioè prodotti che non implicano sforzi logistici o fantasia imprenditoriale, bensì “gusto” e “creatività”. Prodotti destinati a pochi milionari (in euro) sparsi in giro per il mondo.
E nel pieno del caos dei prezzi abbiamo anche pensato bene di decretare la fine della moda del semplice e del nero (il nero ha stufato ! non se ne può più del minimalismo ! dicevano i guru della moda nel 2000) per portare al successo gente barocca come Cavalli o Dolce e Gabbana, che si divertono a decorare i pantaloni come fossero alberi di natale.
E via chilogrammi di costosi accessori: cerniere e cernierine, pellicce e pelliccette, bottoni, catene, croci, manette e chi più ne ha più ne metta.
Risultato, anche le aziende misconosciute che producevano prodotti alla moda di una certa qualità, ma a prezzi contenuti, si sono ritrovate ad avere altissimi costi di produzione, e conseguenti prezzi di vendita proibitivi.
Quindi diamo un benvenuto alla moda economica di Zara e di H&M perché, forse, ci insegnerà che la logistica conta qualcosa e, forse, potremo tornare a recuperare il tempo perduto, se sapremo coniugare una certa qualità di materiali e di confezione con un’organizzazione produttiva e distributiva moderna.
E’ l’ultima chance che abbiamo, perché se Zara ed H&M capiscono che si può conquistare un ulteriore vasto pubblico sul fronte della qualità (dove sono, al momento, molto scadenti), siamo veramente fritti.
Se invece continueremo a baloccarci con il mito degli stilisti e delle sfilate, progettando e producendo abbigliamento con 18-12 mesi di anticipo (queste cose non le fa più nemmeno la Mercedes, cazzo!), saremo definitivamente fottuti.
Buongiorno a tutti !
5AM
17/09/2003
date a Gianni ciò che è di Gianni
Alcuni Massimi (Mantellini e Morelli) hanno stabilito, nel giro di pochi minuti dal sisma, che l'epicentro del terremoto di domenica era "da queste parti" (leggasi Emilia Romagna e, precisamente, a Monghidoro, patria di Gianni Morandi).
Come hanno fatto ?
Semplice, invece di precipitarsi in strada ancora in pigiama, o in mutande - secondo le preferenze notturne di ciascuno - dopo la prima scossa si collegavano immediatamente al web per consultare siti geologici e sismologici.
Io, che mi trovo ad uno stadio evolutivo precedente, ho reagito nel modo seguente:
bruscamente risvegliato dalle due scosse, mi sono alzato ed ho infilato le mutande, infatti non è consigliabile scappare per strada con gli attributi al vento, poi ho controllato che i bambini stessero ancora dormendo, poi ho controllato che le crepe sui muri di casa non si fossero ampliate, poi ho concordato con mia moglie il da farsi nel caso di ulteriori forti scosse,
poi sono tornato a dormire.
Questa volta con le mutande indossate, però.
Buongiorno a tutti !
5AM
Alcuni Massimi (Mantellini e Morelli) hanno stabilito, nel giro di pochi minuti dal sisma, che l'epicentro del terremoto di domenica era "da queste parti" (leggasi Emilia Romagna e, precisamente, a Monghidoro, patria di Gianni Morandi).
Come hanno fatto ?
Semplice, invece di precipitarsi in strada ancora in pigiama, o in mutande - secondo le preferenze notturne di ciascuno - dopo la prima scossa si collegavano immediatamente al web per consultare siti geologici e sismologici.
Io, che mi trovo ad uno stadio evolutivo precedente, ho reagito nel modo seguente:
bruscamente risvegliato dalle due scosse, mi sono alzato ed ho infilato le mutande, infatti non è consigliabile scappare per strada con gli attributi al vento, poi ho controllato che i bambini stessero ancora dormendo, poi ho controllato che le crepe sui muri di casa non si fossero ampliate, poi ho concordato con mia moglie il da farsi nel caso di ulteriori forti scosse,
poi sono tornato a dormire.
Questa volta con le mutande indossate, però.
Buongiorno a tutti !
5AM
sabato a Venezia
Ti Odio ! – urlò con rabbia a suo fratello che le aveva scompigliato le conchiglie che lei, con tanta cura, aveva disposto sulle calde assi del pontile.
L’anziana ragazza fino a quel momento era stata completamente disinteressata a quei due bambini che giocavano non distante, su quel pontile dove, in perfetta solitudine, lei si stava godendo l’ultimo tiepido sole del Lido.
Alzò gli occhi e sorrise con simpatia alla bambina.
Era stata bella e desiderata, fino a vent’anni prima, e quel grido le aveva ricordato altri momenti, altri litigi, altri odii, altri amori.
Altri “Ti Odio !” urlati forse sullo stesso pontile, nello stesso Lido, nella stessa Venezia.
Poi si alzò, raccolse la salvietta e la mise nella borsa da spiaggia, si vestì, si ravviò i capelli, coprì le impietose rughe del collo con un leggero foulard, calzò le sue ciabattine
e se ne andò.
5AM
Ti Odio ! – urlò con rabbia a suo fratello che le aveva scompigliato le conchiglie che lei, con tanta cura, aveva disposto sulle calde assi del pontile.
L’anziana ragazza fino a quel momento era stata completamente disinteressata a quei due bambini che giocavano non distante, su quel pontile dove, in perfetta solitudine, lei si stava godendo l’ultimo tiepido sole del Lido.
Alzò gli occhi e sorrise con simpatia alla bambina.
Era stata bella e desiderata, fino a vent’anni prima, e quel grido le aveva ricordato altri momenti, altri litigi, altri odii, altri amori.
Altri “Ti Odio !” urlati forse sullo stesso pontile, nello stesso Lido, nella stessa Venezia.
Poi si alzò, raccolse la salvietta e la mise nella borsa da spiaggia, si vestì, si ravviò i capelli, coprì le impietose rughe del collo con un leggero foulard, calzò le sue ciabattine
e se ne andò.
5AM
15/09/2003
il cavallo
Forse quello del cavallo non è classificabile esattamente come furto.
Potrebbe essere un indebito ritrovamento colposo perpetrato da qualche bambino che lo riteneva smarrito....
....Io mi ero addormentato, causa digestione in corso, sul prato, vicino alla balla da cui mio figlio raccoglieva manate di fieno per darle al cavallo Stella (così, almeno, l'aveva battezzato lui).
La scena era molto idilliaca.
Il pranzo, pur se biologico, era stato abbondante, e pure gustoso.
Il sole era tiepido.
Il cavallo di plastica, oscurato dal cavallo in carne ed ossa, mi era stato fiduciosamente affidato in custodia.
Io me l'ero appoggiato sulla pancia.
Dopo qualche tempo, non saprei quanto, all'arrivo di altre persone mi risvegliavo e mi sollevavo a sedere, cercando di darmi un contegno.
Ancora semi addormentato non mi accorgevo del cavallo che mi era caduto.
Dopo due ore circa esso mi riaffiorava alla mente.
Tornavo sui miei passi, ma non c'era più.
Nemmeno in quel piccolo angolo di paradiso ci si può distrarre troppo.
Ahimè !
5AM
Forse quello del cavallo non è classificabile esattamente come furto.
Potrebbe essere un indebito ritrovamento colposo perpetrato da qualche bambino che lo riteneva smarrito....
....Io mi ero addormentato, causa digestione in corso, sul prato, vicino alla balla da cui mio figlio raccoglieva manate di fieno per darle al cavallo Stella (così, almeno, l'aveva battezzato lui).
La scena era molto idilliaca.
Il pranzo, pur se biologico, era stato abbondante, e pure gustoso.
Il sole era tiepido.
Il cavallo di plastica, oscurato dal cavallo in carne ed ossa, mi era stato fiduciosamente affidato in custodia.
Io me l'ero appoggiato sulla pancia.
Dopo qualche tempo, non saprei quanto, all'arrivo di altre persone mi risvegliavo e mi sollevavo a sedere, cercando di darmi un contegno.
Ancora semi addormentato non mi accorgevo del cavallo che mi era caduto.
Dopo due ore circa esso mi riaffiorava alla mente.
Tornavo sui miei passi, ma non c'era più.
Nemmeno in quel piccolo angolo di paradiso ci si può distrarre troppo.
Ahimè !
5AM
furti
1 cavallo di plastica marrone (di mio figlio) (2003, ieri, a Ozzano presso agriturismo Dulcamara)
1 bicicletta da bambina rosa con le rotelline (di mia figlia) (1999, a Punta Ala)
1 bicicletta da uomo Viner (1998, a Bologna, presso cinema estivo Arena Puccini)
1 zaino con portafoglio e documenti (1991, in Spagna sulla spiaggia di S. Feliu de Guixoa)
1 mountain bike marca specialized (1988, a Bologna, dalla cantina di casa mia)
ecco l'elenco dei furti che ho subito negli ultimi tempi
5AM
1 cavallo di plastica marrone (di mio figlio) (2003, ieri, a Ozzano presso agriturismo Dulcamara)
1 bicicletta da bambina rosa con le rotelline (di mia figlia) (1999, a Punta Ala)
1 bicicletta da uomo Viner (1998, a Bologna, presso cinema estivo Arena Puccini)
1 zaino con portafoglio e documenti (1991, in Spagna sulla spiaggia di S. Feliu de Guixoa)
1 mountain bike marca specialized (1988, a Bologna, dalla cantina di casa mia)
ecco l'elenco dei furti che ho subito negli ultimi tempi
5AM
08/09/2003
è una bella invenzione
è ecologico
riduce lo spazio occupato
aumenta la quantità di prodotto contenuto in una confezione
eppure, quando non scorre bene perchè non è perfettamente circolare, lo odio
perchè in certi momenti vorresti che tutto filasse liscio
anche il rotolo di carta igienica
anche quelli del tipo "salvaspazio"
5AM
è ecologico
riduce lo spazio occupato
aumenta la quantità di prodotto contenuto in una confezione
eppure, quando non scorre bene perchè non è perfettamente circolare, lo odio
perchè in certi momenti vorresti che tutto filasse liscio
anche il rotolo di carta igienica
anche quelli del tipo "salvaspazio"
5AM
07/09/2003
Questa mattina vedo un commento di chiaraaa al mio ultimo post sulla festa de l'Unità, che mi suona di provocazione. Dice: "Bologna! Che posto meraviglioso!".
Io avevo scritto un anno fa un articolo precisamente mirato contro questo tipo di affermazioni, tuttavia, dopo un'approfondita verifica, mi rendo conto che si è perso. Sì nel corso dei vari assestamenti iniziali del blog - cambio di indirizzo, cestino, ecc. - i primi post dell'ottobre 2002 sono andati perduti.
Beh, penso proprio che sia giunto il momento di ripubblicarne uno.
Eccolo, è il primo articolo, del 2 ottobre 2002, si intitolava Bologna e lo trovo ancora attuale, purtroppo:
La cosa che più mi manda in bestia (si fa per dire) sono i luoghi comuni su Bologna.
Quando incontri qualcuno di un'altra città e gli dici che sei di Bologna, invariabilmente quello ti dirà:
"Bolognaaa ! che bella città, come si sta beneeee !"
oppure:
"Come si mangia bene a Bologna !"
Niente di più falso:
1) primo la città è messa veramente male fra il traffico (e conseguente smog e rumore) ed i palazzi in cattivo stato o abbandonati da decenni (vedi manifattura tabacchi, scuole Bignami.....);
2) secondo i cittadini sono sempre più paranoici: guidano da isterici, litigano facilmente e sporcano le strade che sembra di stare a Calcutta (con tutto il rispetto, dicevo Calcutta per usare un altro "luogo comune" chiaro per tutti);
3) terzo a Bologna si mangia da schifo, a poco prezzo (fino a 20 €) trovi solo posti dove si mangia da mensa universitaria (e forse si servono proprio da lì). A caro prezzo facilmente ti avvelenano con piatti finto tradizionali, scientificamente studiati per distruggere anche il fegato più coriaceo.
Poi mare e monti sono distanti, verde scarso, clima pazzesco e, ultima novità dell'estate scorsa, zanzare tigri in quantità industriale in turno 24 ore su 24.
Giudicate un pò voi.
Certo molte persone che hanno passato i loro anni più belli all'Università di Bologna, vivendo in appartamenti-comuni (nel senso della Comune di Parigi) lontani dai genitori, con molti impegni di amore e vita notturna (e ogni tanto anche un esame, perchè non si può andare oltre i 5 anni di fuori corso), ricordano Bologna con molto affetto e ritengono che si trovi ai confini del Nirvana.
Ma sarebbe come se io, che 17 anni fa ho fatto cose simili ad Ivrea, quando lavoravo all'Olivetti, ricordassi Ivrea come la città più bella d'Italia (sebbene si chiami Ivrea la Bella e sebbene abbia delle signore montagne alle spalle).
Insomma cerchiamo di abbandonare i miti ed i luoghi comuni e di guardare in faccia alla realtà.
PS: Bisogna che vada a vedere com'è Calcutta - India.
Passo e chiudo.
*****
Un solo aggiornamento, ma è doveroso: dopo 30 anni di totale abbandono quest'anno le scuole Bignami sono state demolite, con mio grandissimo stupore, ed ora le stanno ricostruendo. Vuoi vedere che alcune decine di email e questo post a qualcosa sono serviti ?
Ora mi viene voglia di affrontare con rinnovato vigore un altro tema che mi è caro: il traffico su via Beverara.
Via Beverara è una vecchia strada di Bologna che, per strana combinazione, si è ritrovata ad avere un notevole complesso scolastico: asilo nido, scuola materna, scuola elementare e scuola media. Potete ben immaginare com'è la situazione all'ora di inizio e fine lezioni: auto parcheggiate in terza fila, bambini che passano da tutte le parti, madri in ritardo che attraversano di corsa con il loro codazzo di pargoli.
Un panorama che mi mette sempre di buonumore, il caos da cui si sta forgiando il futuro, non fosse per un altra strana coincidenza che congiura contro questi gioiosi momenti: la scorciatoia.
Sì perchè Via Beverara è diventata una scorciatoia fra Via Yuri Gagarin e l'ingresso Lame della tangenziale, frequentata dai peggio pirati della strada, quelli che per guadagnare un minuto si farebbero uccidere o, preferibilmente, ucciderebbero.
E, nella fattispecie, passano a velocità non inferiori agli 80 km/h in mezzo allo sciame di mamme, babbi e bambini cercando di falciarne quanti più possibile, manco stessero giocando a bowling.
Ho chiesto formalmente all'Assessorato Trasporti che venissero costruiti i limitatori di velocità, quei dossi che, se sono ben fatti e se ci passi sopra un pò allegro, ci lasci avantreno e retrotreno dell'auto.
L'Assessore mi ha risposto e mi ha preso per il culo: ha detto che non li possono fare perchè se venisse a nevicare avrebbero problemi con gli spazzaneve.
Infatti è noto a tutti che nelle altre 1.500 strade di Bologna dove li hanno costruiti non nevica mai.
Ora rinnovo la mia richiesta: chiedo, prima che ci scappi il morto, che vengano elevate dune d'asfalto ogni 100 metri su tutto il percorso di Via Beverara (perchè anche la zona della chiesa di S. Bartolomeo non scherza, come rischio).
Ve l'avevo chiesto quando la stavate asfaltando, non vi sarebbe costato nulla, e non l'avete fatto. Comunque non è mai troppo tardi, fatelo ora prima che sia troppo tardi.
PS: e non mi mettete quelle dune di gomma della 3M, che si staccano alla terza auto che passa !
Il dosso deve essere di asfalto, alto e corto, di quelli che durano e che fanno male, intesi ?
Un saluto speciale al Comune di Bologna e, in particolare, all'assessorato Trasporti.
Ah, già che siamo in tema di assessori, ho qualcosa anche per l'Assessore all'Istruzione.
Ieri, alla festa che precede l'inizio dell'anno scolastico della scuola materna Manzini, notavo che quello che una volta era un bellissimo prato, complice la siccità, è diventato ora una piastra di cemento polveroso. Urge ararlo e ripristinare il prato !
Le maestre mi dicono che lottano continuamente con Voi per la manutenzione del giardino, dicono che non la volete fare perchè "costa troppo".
Ho un'idea, proviamo ad affidarla ad un pensionato ? In cambio di un angolo ad uso orto, penso che avreste la fila di pensionati che vorrebbero assumere, gratuitamente, questo incarico.
5AM
Io avevo scritto un anno fa un articolo precisamente mirato contro questo tipo di affermazioni, tuttavia, dopo un'approfondita verifica, mi rendo conto che si è perso. Sì nel corso dei vari assestamenti iniziali del blog - cambio di indirizzo, cestino, ecc. - i primi post dell'ottobre 2002 sono andati perduti.
Beh, penso proprio che sia giunto il momento di ripubblicarne uno.
Eccolo, è il primo articolo, del 2 ottobre 2002, si intitolava Bologna e lo trovo ancora attuale, purtroppo:
La cosa che più mi manda in bestia (si fa per dire) sono i luoghi comuni su Bologna.
Quando incontri qualcuno di un'altra città e gli dici che sei di Bologna, invariabilmente quello ti dirà:
"Bolognaaa ! che bella città, come si sta beneeee !"
oppure:
"Come si mangia bene a Bologna !"
Niente di più falso:
1) primo la città è messa veramente male fra il traffico (e conseguente smog e rumore) ed i palazzi in cattivo stato o abbandonati da decenni (vedi manifattura tabacchi, scuole Bignami.....);
2) secondo i cittadini sono sempre più paranoici: guidano da isterici, litigano facilmente e sporcano le strade che sembra di stare a Calcutta (con tutto il rispetto, dicevo Calcutta per usare un altro "luogo comune" chiaro per tutti);
3) terzo a Bologna si mangia da schifo, a poco prezzo (fino a 20 €) trovi solo posti dove si mangia da mensa universitaria (e forse si servono proprio da lì). A caro prezzo facilmente ti avvelenano con piatti finto tradizionali, scientificamente studiati per distruggere anche il fegato più coriaceo.
Poi mare e monti sono distanti, verde scarso, clima pazzesco e, ultima novità dell'estate scorsa, zanzare tigri in quantità industriale in turno 24 ore su 24.
Giudicate un pò voi.
Certo molte persone che hanno passato i loro anni più belli all'Università di Bologna, vivendo in appartamenti-comuni (nel senso della Comune di Parigi) lontani dai genitori, con molti impegni di amore e vita notturna (e ogni tanto anche un esame, perchè non si può andare oltre i 5 anni di fuori corso), ricordano Bologna con molto affetto e ritengono che si trovi ai confini del Nirvana.
Ma sarebbe come se io, che 17 anni fa ho fatto cose simili ad Ivrea, quando lavoravo all'Olivetti, ricordassi Ivrea come la città più bella d'Italia (sebbene si chiami Ivrea la Bella e sebbene abbia delle signore montagne alle spalle).
Insomma cerchiamo di abbandonare i miti ed i luoghi comuni e di guardare in faccia alla realtà.
PS: Bisogna che vada a vedere com'è Calcutta - India.
Passo e chiudo.
*****
Un solo aggiornamento, ma è doveroso: dopo 30 anni di totale abbandono quest'anno le scuole Bignami sono state demolite, con mio grandissimo stupore, ed ora le stanno ricostruendo. Vuoi vedere che alcune decine di email e questo post a qualcosa sono serviti ?
Ora mi viene voglia di affrontare con rinnovato vigore un altro tema che mi è caro: il traffico su via Beverara.
Via Beverara è una vecchia strada di Bologna che, per strana combinazione, si è ritrovata ad avere un notevole complesso scolastico: asilo nido, scuola materna, scuola elementare e scuola media. Potete ben immaginare com'è la situazione all'ora di inizio e fine lezioni: auto parcheggiate in terza fila, bambini che passano da tutte le parti, madri in ritardo che attraversano di corsa con il loro codazzo di pargoli.
Un panorama che mi mette sempre di buonumore, il caos da cui si sta forgiando il futuro, non fosse per un altra strana coincidenza che congiura contro questi gioiosi momenti: la scorciatoia.
Sì perchè Via Beverara è diventata una scorciatoia fra Via Yuri Gagarin e l'ingresso Lame della tangenziale, frequentata dai peggio pirati della strada, quelli che per guadagnare un minuto si farebbero uccidere o, preferibilmente, ucciderebbero.
E, nella fattispecie, passano a velocità non inferiori agli 80 km/h in mezzo allo sciame di mamme, babbi e bambini cercando di falciarne quanti più possibile, manco stessero giocando a bowling.
Ho chiesto formalmente all'Assessorato Trasporti che venissero costruiti i limitatori di velocità, quei dossi che, se sono ben fatti e se ci passi sopra un pò allegro, ci lasci avantreno e retrotreno dell'auto.
L'Assessore mi ha risposto e mi ha preso per il culo: ha detto che non li possono fare perchè se venisse a nevicare avrebbero problemi con gli spazzaneve.
Infatti è noto a tutti che nelle altre 1.500 strade di Bologna dove li hanno costruiti non nevica mai.
Ora rinnovo la mia richiesta: chiedo, prima che ci scappi il morto, che vengano elevate dune d'asfalto ogni 100 metri su tutto il percorso di Via Beverara (perchè anche la zona della chiesa di S. Bartolomeo non scherza, come rischio).
Ve l'avevo chiesto quando la stavate asfaltando, non vi sarebbe costato nulla, e non l'avete fatto. Comunque non è mai troppo tardi, fatelo ora prima che sia troppo tardi.
PS: e non mi mettete quelle dune di gomma della 3M, che si staccano alla terza auto che passa !
Il dosso deve essere di asfalto, alto e corto, di quelli che durano e che fanno male, intesi ?
Un saluto speciale al Comune di Bologna e, in particolare, all'assessorato Trasporti.
Ah, già che siamo in tema di assessori, ho qualcosa anche per l'Assessore all'Istruzione.
Ieri, alla festa che precede l'inizio dell'anno scolastico della scuola materna Manzini, notavo che quello che una volta era un bellissimo prato, complice la siccità, è diventato ora una piastra di cemento polveroso. Urge ararlo e ripristinare il prato !
Le maestre mi dicono che lottano continuamente con Voi per la manutenzione del giardino, dicono che non la volete fare perchè "costa troppo".
Ho un'idea, proviamo ad affidarla ad un pensionato ? In cambio di un angolo ad uso orto, penso che avreste la fila di pensionati che vorrebbero assumere, gratuitamente, questo incarico.
5AM
04/09/2003
02/09/2003
Ogni stagione ha i suoi frutti
Ad esempio queste 4 settimane fra la fine delle vacanze e l'inizio delle scuole, stanno facendo passare a mia moglie il desiderio di mettere in cantiere il terzo figlio.
I sintomi dell'esaurimento non mancano, riattizzati dall'impegno verso i figli e dai problemi di lavoro.
Improvvisi scoppi di pianto, urlacci ai bambini e vaffanculo assortiti lanciati in mia direzione mi confortano nella certezza che per qualche tempo a venire la questione non verrà posta.
5AM
Ad esempio queste 4 settimane fra la fine delle vacanze e l'inizio delle scuole, stanno facendo passare a mia moglie il desiderio di mettere in cantiere il terzo figlio.
I sintomi dell'esaurimento non mancano, riattizzati dall'impegno verso i figli e dai problemi di lavoro.
Improvvisi scoppi di pianto, urlacci ai bambini e vaffanculo assortiti lanciati in mia direzione mi confortano nella certezza che per qualche tempo a venire la questione non verrà posta.
5AM
leggendo La Lasagna mi sono ricordato che anch'io, un tempo, non sopportavo i bambini.
Un tempo.
5AM
Un tempo.
5AM
potrebbe essere, ma non ne sono certo
Cercavo un libro di Joseph Conrad.
Lo cercavo, lo trovavo e non lo acquistavo.
Passano alcuni mesi, sono in vacanza a casa di amici, non ho nulla con me da leggere, ma loro possiedono una libreria ben assortita, quindi una notte mi sveglio e vado a cercare lì un libro da leggere.
Trovo Joseph Conrad, Racconti di Mare e di Costa, Oscar Mondadori edizione del gennaio del 1971.
Lo leggo, leggo anche la biografia e la bibliografia.
Potrebbe essere Tifone, ma non sono più certo che sia il libro che cercavo.
Anzi non sono neppure certo che stessi cercando un libro di Conrad.
Ad ogni buon conto ora sto leggendo La Linea d'Ombra.
5AM
Cercavo un libro di Joseph Conrad.
Lo cercavo, lo trovavo e non lo acquistavo.
Passano alcuni mesi, sono in vacanza a casa di amici, non ho nulla con me da leggere, ma loro possiedono una libreria ben assortita, quindi una notte mi sveglio e vado a cercare lì un libro da leggere.
Trovo Joseph Conrad, Racconti di Mare e di Costa, Oscar Mondadori edizione del gennaio del 1971.
Lo leggo, leggo anche la biografia e la bibliografia.
Potrebbe essere Tifone, ma non sono più certo che sia il libro che cercavo.
Anzi non sono neppure certo che stessi cercando un libro di Conrad.
Ad ogni buon conto ora sto leggendo La Linea d'Ombra.
5AM
fotografie d'agosto
Roma, Via del Babuino, 6 agosto ore 18
Roma, V.le Europa, 6 agosto ore 20
Roma, ristorante i 2 ladroni, 7 agosto ore 3: ora posso ammettere di avere mangiato bene, nonostante fossi prevenuto.
Roma, nel quartiere residenziale dietro i fori imperiali, 7 agosto ore 3.30
Roma, Aventino (?), 7 agosto ore 4: vista della città dall'alto
Roma, chiosco delle grattacheche, 7 agosto ore 4.30: una granita di limone con un pizzico di sale
Napoli, Mergellina, 7 agosto ore 14.00
pochi centimetri di spiaggia liberi fra le barche in secca occupati da simpatiche famigliole attrezzate di tutto punto per un picnic.
i bambini sguazzano felici nell'acqua oleosa.
Napoli, Vomero, 7 agosto ore 16.00
All'improvviso si scatena l'acquazzone.
Piovono secchiate d'acqua.
La temperatura precipita di 10 gradi.
Roma, ristorante i 2 ladroni, 8 agosto ore 3: questa volta non si è mangiato altrettanto bene.
Ravenna, 8 agosto ore 17.00: un gelato in piazza.
5AM
Roma, Via del Babuino, 6 agosto ore 18
Roma, V.le Europa, 6 agosto ore 20
Roma, ristorante i 2 ladroni, 7 agosto ore 3: ora posso ammettere di avere mangiato bene, nonostante fossi prevenuto.
Roma, nel quartiere residenziale dietro i fori imperiali, 7 agosto ore 3.30
Roma, Aventino (?), 7 agosto ore 4: vista della città dall'alto
Roma, chiosco delle grattacheche, 7 agosto ore 4.30: una granita di limone con un pizzico di sale
Napoli, Mergellina, 7 agosto ore 14.00
pochi centimetri di spiaggia liberi fra le barche in secca occupati da simpatiche famigliole attrezzate di tutto punto per un picnic.
i bambini sguazzano felici nell'acqua oleosa.
Napoli, Vomero, 7 agosto ore 16.00
All'improvviso si scatena l'acquazzone.
Piovono secchiate d'acqua.
La temperatura precipita di 10 gradi.
Roma, ristorante i 2 ladroni, 8 agosto ore 3: questa volta non si è mangiato altrettanto bene.
Ravenna, 8 agosto ore 17.00: un gelato in piazza.
5AM
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