sabato a Venezia
Ti Odio ! – urlò con rabbia a suo fratello che le aveva scompigliato le conchiglie che lei, con tanta cura, aveva disposto sulle calde assi del pontile.
L’anziana ragazza fino a quel momento era stata completamente disinteressata a quei due bambini che giocavano non distante, su quel pontile dove, in perfetta solitudine, lei si stava godendo l’ultimo tiepido sole del Lido.
Alzò gli occhi e sorrise con simpatia alla bambina.
Era stata bella e desiderata, fino a vent’anni prima, e quel grido le aveva ricordato altri momenti, altri litigi, altri odii, altri amori.
Altri “Ti Odio !” urlati forse sullo stesso pontile, nello stesso Lido, nella stessa Venezia.
Poi si alzò, raccolse la salvietta e la mise nella borsa da spiaggia, si vestì, si ravviò i capelli, coprì le impietose rughe del collo con un leggero foulard, calzò le sue ciabattine
e se ne andò.
5AM