La guerra comincia così: la gente, in ogni parte del mondo, se ne sta seduta nelle stanze, immersa nei problemi quotidiani, discorrendo dei propri progetti, quando a un tratto qualcuno pronuncia la parola "guerra" - e allora la gente non ammutolisce, non spalanca gli occhi, con lo sguardo fisso dinanzi a sé, impietrita in un silenzioso sgomento, bensì con un tono di voce indifferente, con accento disinvolto risponde: "guerra", e allora tutti si mettono a discutere se è possibile, e quando, e in che misura.
Comincia così.
Da "Divorzio a Buda" di Sándor Márai. Ed. Adelphi