La prima fascia, quella più affollata,
dove i bambini pescano con retino e secchiello
dove le donne tentano di sciogliere la cellulite camminando faticosamente con l'acqua fino ai fianchi
dove galleggiano i resti dei nostri problemi: cerotti, assorbenti, e fiotti di muco.
Arrivare lontano, fino al limite per chi nuota, segnato dalle boe bianche, e continuare a sentire gli istruttori di ballo che arringano il pubblico sulla spiaggia al suono di un reggetton.
Poi, finalmente, alle due del pomeriggio, la spiaggia è semivuota, la publifono tace, tutti sono a pranzo e il silenzio regna.
Si alza la brezza marina che ti fa stare bene e, in quel momento, capisci che Riccione è il posto migliore che c'è.