Parco di Villa Angeletti: un'oasi di verde a pochi passi dal centro di Bologna.
Parco di Villa Angeletti: da 3 settimane ristagna un fetore nauseabondo che risale dal canale Navile che attraversa il parco per tutta la sua lunghezza.
Basta, chiamo l'Arpa.
Con mia grande sorpresa non ho dovuto combattere con un risponditore automatico, ma ho trovato dall'altra parte una persona gentile e ben disposta al dialogo.
E' un buon inizio e questo è, circa, quanto mi è stato riferito:
...Abbiamo verificato venerdì scorso lo stato del canale nella zona di Via del Navile, mi dice, e confermiamo i miasmi che tuttavia si riducono molto dopo la chiusa dove c'è una cascatella che ossigena l'acqua.
La causa è dovuta alla mancanza di acqua, poichè l'autorità di bacino mantiene le chiuse abbassate, per non disperdere acqua preziosa in questo periodo di siccità. E non ci risultano sversamenti di acque di scarico....
E' evidente però che le cose non sono così semplici: nessun fiume o torrente, quando è in secca, emette simili miasmi, a meno che...
A meno che il fondo non sia costituito da un deposito di fanghi tossici stratificati nei decenni (forse nei secoli).
Quindi, anche ammesso che non esistano più scrichi inquinanti nel corso del Navile, cosa di cui si potrebbe comunque dubitare, resta un problema non piccolo, molto evidente in questi periodi di siccità: il cumulo di fanghi tossici depositati sul fondo del Navile.
A mia memoria, abitando in questa via dal lontano 1960, il fondo del canale non è mai stato risanato, ed in questi cinquant'anni di acqua sporca ne è passata tanta, dunque è facile immaginare quale stratificazione di fanghi tossici si sia nel tempo accumulata sul fondo del Navile.
La Bologna delle acque, quella celebrata dal Museo della Civiltà Industriale e quella oggetto di esplorazioni turistiche, sta rivelando un aspetto piuttosto inquietante.