21/11/2008

A man in a post office

L'altra mattina, all’ufficio postale per pagare il bollettino per il rinnovo della patente, come al solito non avevo la biro. Dunque sfido le occhiate sospette delle vecchiette in fila e mi avvicino con aria innocente allo sportello per chiedere la biro. Compilato il bollettino mi metto in coda alla coda che, nel frattempo, si è allungata di parecchio.
Sta per arrivare il mio turno che, ecco una impiegatona dai grossi polpacci si mette in una fila tutta sua, proprio davanti allo sportello dove dovrei andare io, che invece cerco di stare correttamente dietro al nastro della privacy. Ovviamente quando tocca a me Polpacci mi passa davanti, vuoi per i muscoli notevoli, vuoi soprattutto per il fatto che è più vicina. Ma questa volta non voglio sottostare al palese sopruso, che diamine, sono un uomo impegnato anch’io ! Dunque mi faccio avanti e sfido Polpacci dicendole: “guardi che la coda è da quella parte”. Quella ovviamente non demorde e mi sbraita qualcosa che neppure ricordo, cosa che mi aspettavo. Quello che invece non mi aspettavo era la subdola frase della cassiera, la stessa che venti minuti prima mi aveva prestato la biro, che mi ha gelato con un “ma che crede, di sbucare dalla fila così all’improvviso e passare davanti a tutti ?”.
Ci sono rimasto di merda e non ho saputo fare altro che aspettare il mio turno.
Ecco, questo sono io, a cinquant’anni sono ancora candido e indifeso come un bambino.

Buongiorno a tutti !
5am