Il sito dell'Istat, fra le varie fornisce anche le statistiche sulla mortalità, purtroppo con un ritardo di 2 anni, quindi per avere i numeri certi dell'attuale mortalità dovremo attendere due anni, ma....
Proviamo a fare un breve confronto.
In Italia abbiamo cominciato a rilevare il coronavirus il 21 febbraio scorso, e ieri faceva giusto 1 mese.
I dati di ieri, 21 marzo, ci dicono che i morti "con" il coronavirus in questo mese sono stati 4.825.
Le statistiche di mortalità del 2017 (ultimo anno disponibile) ci dicono che le morti per malattie del sistema respiratorio sono state 51.918, quindi con una media di 4.327 morti per mese.
Delle 51.918 morti per malattie del sistema respiratorio solamente 681 erano riconducibili ad una sola causa, mentre il resto erano dovute al concorso di più cause o patologie. Per questo credo che sia corretto dire morti "con" e non "per" il coronavirus.
Questi ovviamente sono calcoli superficiali, che andrebbero approfonditi per periodo e zona omogenea, tutte informazioni che forse saranno disponibili fra due anni.
Intanto però nel mondo intero l'economia e la libertà delle persone stanno facendo la fine della rana bollita e questo è uno degli effetti collaterali dell'attuale sistema informativo mondiale, che amplifica le paure dei cittadini, che siano giustificate o meno dai fatti.
Nel 1918 l'influenza spagnola uccise il 5 percento della popolazione mondiale (si stima 100 milioni su 2 miliardi), ma non c'era internet ed il mondo non si fermò come adesso.
Ora siamo chiusi in casa, ma possiamo chattare e guardare film in streaming.
Almeno fino a quando potremo permettercelo.