26/02/2008

Ma cos'abbiamo fatto di male per meritarci questa punizione ?

Forse a Roma sono stanchi dei bolognesi.
Già, nel governo Prodi la rappresentanza bolognese, dal presidente in giù, era forse esagerata.
Si sa, il troppo stroppia, quindi Walter deve avere deciso che di Bolognesi non ne vuole più in mezzo ai piedi.
I segnali sono inequivocabili: dalla nomina di Franceschini come vice, un ferrarese, con tutto quello che può significare per i bolognesi, alla convention tenuta a Rimini anzichè nel capoluogo.
E ora, proprio a coronamento di quella infausta convention, ha nominato, come capolista per Bologna e regione, non un uomo, ma una collezione di poltrone.
Già perchè la cosa più notevole che ci sia dato di sapere a proposito di Sangalli, è la sua strepitosa collezione di poltrone: cna, camera di commercio, aeroporto...
E come dorme comodamente su quelle poltrone ! Prova ne sia che all'aeroporto ne hanno combinate di tutti i colori sotto ai suoi occhi, ma lui, tanto per restare in tema di voli, davanti ai giudici è caduto...dalle nuvole.
Non è giusto ! A Roma hanno per primo candidato una graziosa fanciulla, a Milano hanno il grande Prof. Veronesi e noi a Bologna ci becchiamo mister poltrona.

E subito il corrierino di Bologna si è precipitato, sabato scorso, ad intervistare il felice neo-candidato il quale, con molta modestia (falsa) e molto spirito (di patata), ha dichiarato al giornalista che la sua era stata una scelta gioiosamente "incosciente".
Ci vuole infatti un bel coraggio ad abbandonare poltrone così comode, sulle quali per tanti anni si è dormito così soporitamente, per una nuova poltronissima, affascinante, certo, ma chissà quali incognite potrebbe nascondere.

Una notizia davvero entusiasmante.
Buonanotte
5am

PS: Se la cosa può essere di consolazione possiamo ricordare che, contemporaneamente, il PDL ha candidato il Generale Speciale.
Coraggio, come vedete, non c'è limite al peggio.

07/02/2008

bad shopping experience

Viviamo in un paese sottosviluppato. Continuamente ne riceviamo conferme, ma la prova regina ce la fornisce l'esperienza di acquisto di un telefono.

Ho bisogno di un telefono.
Il mio è un vecchio catorcio, con lo schermo oscurato da polvere e sabbia che sta dietro al vetrino e con l'interruttore sfondato.
Dunque ho smesso di spegnerlo, lo tengo sempre acceso e silenziato, quindi il problema non si pone. O meglio non si poneva fino a quando non ho dovuto riprendere a viaggiare in aereo, perchè si da il caso che quell'altro branco di imbranati dei costruttori di aeroplani non sono neppure capaci di schermare gli strumenti di bordo.

Quindi in questi giorni, dopo gli ultimi penosi tentativi di accensione, infilando chiavi, cacciaviti e graffette nel buco dell'ex interruttore, con la speranza di provocare il contatto giusto, ho deciso che era ora di comprarne uno nuovo.

Impresa non facile. Le mie precedenti esperienze e incazzature mi tenevano alla larga da questa situazione: code di ore davanti ai banchi-trincea dei reparti telefonia delle varie media world, expert, comet..., popolazioni di immigrati in cerca di un apparecchio per tenersi in contatto, permessi di soggiorno e altri documenti d'identità, perquisizioni, metal detector e quant'altro possa servire per scoraggiare anche il più volenteroso degli acquirenti.

Ieri, complice un'orario "intelligente", cioè quando si presume che la gente sia a lavorare, entro in un expert in pieno ri-allestimento e mi fiondo dritto alla telefonia, con un ghigno soddisfatto, davanti al banco una sola donna, che non sta neppure parlando con la commessa, sta solo guardando i telefoni esposti: ce la posso fare.

Rapido giro alla ricerca della sezione nokia, perchè il telefono è nokia, rapida valutazione dei tre modelli più economici, 40, 60, 100 euro e scelta del terzo perchè non ha gli orrendi colorini degli altri due e perchè, grazie al programma vodafone stile libero (un nome che sicuramente nasconde qualche trombata), lo si può avere a 20 euro.

Il primo ostacolo, la ressa, non c'era proprio, prepariamoci dunque ad affrontare il secondo, la burocrazia imbranata.

Negli usa puoi acquistare una pistola in edicola insieme ai fumetti e andarci a fare una strage se la lettura non è stata di tuo gradimento.
In Italia non puoi acquistare un telefono se non gli dimostri che sei proprio tu, se non gli dichiari in quale fasce orarie ti possono intercettare o arrestare meglio. Si presume che siamo tutti criminali e che alla vodafone siano tutti questurini. E continuiamo a farci del male, a far perdere tempo a milioni di persone, ma vabbè, sennò che paese sottosviluppato saremmo ?

Esibisco documenti vari e carta di credito (cose che ho già consegnato a venditori vodafone migliaia di volte in passato, ma cosa li chiedono a fare se poi non li usano? - la risposta è la solita, non vi tedio più...).
Ma ecco l'inghippo (normale), la macchinetta della vodafone che deve leggere la carta di credito (mica per pagare adesso, no ! solo per sapere che potrai pagare in futuro) è bloccata. La cosa buffa è che intorno al banco sta ronzando un "tecnico" della vodafone, al quale si rivolge, speranzosa ma invano, la commessa.
Segue telefonata di rito al solito ufficio vodafone.
Finale: lei dovrebbe fotocopiare tutti i miei documenti e carta di credito, mandare il tutto all'ufficio poi, nel giro di qualche giorno, a pratica completata, mi avrebbero richiamato per passare a ritirare il famoso telefono.

Dunque anche questa volta non ce l'ho fatta.
Meglio così perchè, date le premesse, sicuramente lo stile non sarebbe stato tanto "libero".

Buongiorno a tutti !
5am

06/02/2008

5 del mattino (del 6 febbraio 2008)

1.Il supertuesday non ha portato certezze per i democratici, la gara continua.
2.Sta calando il traffico sulle autostrade. Dove non arriva la coscienza ecologica può arrivare la "rana".
3.Hera spa, la municipalizzata che gestisce acqua, gas e rifiuti in quasi tutta l'Emilia Romagna (escluse Reggio, Parma e Piacenza) ha "investito" negli ultimi 3 anni 100 milioni di euro (centesimo più, centesimo meno) per lo sviluppo del sistema informativo (il solito sap con annessi e connessi). Il caro gas non è solo colpa dei Russi.
4.Questa mattina, in cuffia, remasters dei led zeppelin (soprattutto immigrant song e dazed and confused).
5.E' ora che insegni ai bambini cos'è un disco, cos'è una cartella, cos'è un file. Capirlo fa la differenze fra l'essere o non essere analfabeti informatici.
6.L'Italia è un paese depresso, in crisi o è solamente un paese sottosviluppato ? Guardate i cespugli invasi dai rifiuti ai bordi delle strade, guardate come si comportano gli automobilisti nelle rotonde e la risposta vi sarà immediatamente chiara.
7.La Spagna invece non è un paese depresso e Zara ce lo dimostra. In 6 anni ha aperto in Italia 60 negozi, dato lavoro a più di 2000 persone (direttamente e a chissa quante altre indirettamente), ha versato svariati milioni di euro allo stato per tasse e contributi e vestito (decentemente ed a prezzi decenti) decine di migliaia di persone. Una bella lezione.
8.Comunque noi non la vogliamo capire. E si continua a costruire villaggi outlet per vendere merce da buttare che sarebbe meglio (e possibile) non produrre. Grossi sarcofaghi di cemento a copertura di madornali errori aziendali. E' inutile: l'ecologia, della natura e del business, non ci entra proprio in testa.
9.Ancora whole lotta love poi vado a fare la doccia.

Buongiorno a tutti
5am