31/05/2003

L'Orco

La signora maestra ieri mi ha sgridato.

No, non vi preoccupate, non sto per iniziare uno dei miei noiosissimi racconti sulla mia infanzia felice. Voglio proprio raccontarvi di ieri, quando sono stato aspramente sgridato dalla maestra di mia figlia.

Oggi i bambini partono per la loro lunga estate (1 mese al mare + 1 mese in montagna + 1 mese al mare), quindi ieri, accompagnandoli all’asilo, ho voluto salutare le loro maestre, che ammiro profondamente, per il grande equilibrio e la sincera passione per il loro lavoro e per i bambini.
Al nido, da mio figlio, i saluti sono stati un po’ commossi, ma semplici.
Alla materna, che perderà mia figlia, che verrà rimpiazzata dal fratellino, la maestra mi guarda sorpresa e dice:
- ma come e tutte le cose della bambina ?
- (rimango sopreso della sorpresa: anche gli altri anni la bambina ha finito a maggio) passerò io uno di questi giorni a prenderle.
- E la festa di fine corso ?
- Non viene
- COME NON VIENE !! (e manda mia figlia in classe: vuole restare sola con me. Naturalmente la piccola fiuta qualcosa e rallenta l’uscita di scena)
Mi guarda come se avessi assunto le spoglie di Pacciani e mi fa:
- VOI GENITORI DOVETE CAPIRE CHE PER I BAMBINI E’ IMPORTANTE. CI SARA’ LA RECITA DI GENITORI E BAMBINI E LA CERIMONIA DI CONSEGNA DEI DIPLOMI. ABBIAMO LAVORATO UN SACCO PER PREPARARE QUESTA FESTA ED E’ IMPORTANTE ANCHE PER NOI.
Sono nell’angolo, e sono anche desolato, conosco questa donna da tre anni, la stimo moltissimo e non volevo assolutamente darle un dispiacere, ma i miei argomenti non fanno altro che farla incazzare ulteriormente, fra l’altro mi incazzo con me stesso per avere sollevato questo vespaio, visto che, nonostante sia io sia mia figlia fossimo contrari a rientrare dal mare solo per partecipare a questa festa, mia moglie aveva già deciso che non sarebbero mancate.
Quindi cosa cavolo l’ho stuzzicata a fare ? Avrei dovuto immaginare che la cosa poteva ferirla. Perché non imparo a mettermi nei panni del prossimo ?
Comunque, a questo punto non voglio dire che avevo scherzato, ma voglio esporre le mie ragioni:
- Il fatto è che penso che i bambini siano ancora piccoli e tutte le cerimonie cui partecipano di continuo (compleanni e festicciole varie) mi sembrano eccessive.
Lei continua a guardarmi con tanto d’occhi:
- MA QUESTA NON E’ UNA FESTICCIOLA QUALSIASI, E’ LA CELEBRAZIONE DELLA FINE DI UN PERCORSO DI CRESCITA, IL MOMENTO DEL DISTACCO DA MOLTI COMPAGNI, CHE NON RITROVERA’ ALLE ELEMENTARI (li vedrà ai giardinetti – penso io -) INSOMMA E’ UN MOMENTO IMPORTANTE CHE VALE BENE UNA GIORNATA DI MARE PERSA. COMUNQUE FATE PURE COME VOLETE.
E mi gira le spalle e se ne va.
Mi sento veramente una merda.
…..
Più tardi telefono a mia moglie e le spiego l’accaduto.
- Ma perché sei andato a stuzzicarla, quando sai benissimo che ci andremo !
E aggiunge:
- Comunque non è vero che i bambini ci tengono moltissimo, perché la nostra non ci vorrebbe andare, preferisce stare al mare. Beh, oggi pomeriggio, quando la vado a riprendere, le spiegherò che tu sei così: ti piace metterti di traverso, ma non lo fai per cattiveria.
……

A sera, a casa.
- Allora hai parlato con la maestra ?
- No, oggi pomeriggio c’era quell’altra. Ah, a proposito, hai impegni per il 5 pomeriggio (il giorno della fatidica festa) ?
- Non ricordo, perché ?
- Perché c’è bisogno di un papà nella recita: dovresti fare la parte dell’ORCO.
- NON MANCHERO’

Buongiorno a tutti !
5AM