30/05/2003

5 del mattino

Buongiorno, sono le 5.40.
Con Barney sono ancora fermo poco più avanti di dove vi avevo detto.
In compenso lo sta leggendo mia moglie.
Lei è fatta così.
Idem sul mangiare.
A cena si siede a tavola con me, ma lei non ha il piatto davanti.
- Non mangi ?
- No, Ho mangiucchiato tutto il pomeriggio (leggasi nutella, patatine, ecc.)
- Ah
.....
.....
- Posso assaggiare un pò di mozzarella ?
- No.
- Ma perchè ?
- Lo sai che mi da fastidio che peschi dal mio piatto. Prenditene uno e serviti anche tu.
- Solo un assaggino.
- Occheii...
.....
E, invariabilmente, un assaggino dopo l'altro mi spazza via metà della cena.

A proposito di mia moglie.
A differenza di me, lei non ha un bioritmo molto mattiniero e, ironia della sorte, ha un lavoro a turni, con prevalenza di turni che iniziano proprio alle 5 del mattino.
Già la cosa la indispone, ma il suo malumore sale alle stelle, quando dopo essersi alzata con immani sforzi (e naturalmente con l'aiuto di una potente suoneria, oggetto che non conosco), mi trova qui seduto, sveglio come un grillo, che strimpello al computer e ascolto musica in cuffia.
Un altro suo grande conflitto interiore riguarda le vacanze: adora essere in vacanza, ed il suo passatempo preferito è pianificare vacanze, delle quali solo il 5% riesce a realizzarsi.
Ora il suo lavoro ha le ferie programmate, come quasi tutti, ma in periodi molto particolari.
Ad esempio questa estate lei sarà in ferie nelle prossime due settimane, poi fino ad ottobre non se ne parla più. Quindi le sue vacanze esotiche si svolgeranno in quel di Cervia, in compagnia dei bambini e con mie frequenti apparizioni (tipo arrivare alla sera alle 20 e ripartire alla mattina alle 5).
La somma di tutti questi fattori la porta ad odiare il lavoro.
Un odio quasi viscerale, sebbene come tipo di lavoro le piaccia assai.
E' solo un problema di turni sballati.
Io le ricordo, con la mia filosofia del cavolo, che non si può avere tutto, che se poi si ritrovasse a fare un lavoro con orari regolari ma chiusa in un ufficio ad ammuffire avrebbe altri motivi di depressione.
Infine le ricordo, con il mio solito tatto, che la depressione è la sua condizione stabile di vita, almeno da quando ha sposato me.
Prima non la conoscevo mica.
Questa mattina, puntuale come tutti gli anni ad inizio estate, prima di uscire per andare a lavorare mi ha detto con tono solenne:
- HO DECISO, MI LICENZIO.
- Sicura ?
- SI, NON POSSO CONTINUARE QUESTA VITA DI MERDA
- Scusa, non mi pare però che i tuoi problemi siano solo di lavoro (si lamenta di tutto, infatti)
- SI MA QUESTI ORARI MI UCCIDONO, E DEVO FARE QUALCOSA
- Ma non potresti trovarti un altro lavoro prima ?
- NON VOGLIO TORNARE SUBITO A LAVORARE. MI VOGLIO GODERE UN PO' I BAMBINI (nb: normalmente, dopo due ore che si è goduta, i bambini è distrutta più che dopo una intensa giornata di lavoro)
- Sei proprio sicura ?
- SI E QUESTA VOLTA LO FARO'
- Ok, se sei sicura fallo, spero solo che tu non debba rimpiangere questo lavoro.

......
Poi si prepara e, quando sta per uscire mi saluta e dice:
- Ciao, beh adesso ci penso su, poi finirà come al solito che non mi licenzio.
- Ecco brava, ciao !

5AM