07/09/2003

Questa mattina vedo un commento di chiaraaa al mio ultimo post sulla festa de l'Unità, che mi suona di provocazione. Dice: "Bologna! Che posto meraviglioso!".
Io avevo scritto un anno fa un articolo precisamente mirato contro questo tipo di affermazioni, tuttavia, dopo un'approfondita verifica, mi rendo conto che si è perso. Sì nel corso dei vari assestamenti iniziali del blog - cambio di indirizzo, cestino, ecc. - i primi post dell'ottobre 2002 sono andati perduti.

Beh, penso proprio che sia giunto il momento di ripubblicarne uno.

Eccolo, è il primo articolo, del 2 ottobre 2002, si intitolava Bologna e lo trovo ancora attuale, purtroppo:

La cosa che più mi manda in bestia (si fa per dire) sono i luoghi comuni su Bologna.
Quando incontri qualcuno di un'altra città e gli dici che sei di Bologna, invariabilmente quello ti dirà:
"Bolognaaa ! che bella città, come si sta beneeee !"
oppure:
"Come si mangia bene a Bologna !"
Niente di più falso:
1) primo la città è messa veramente male fra il traffico (e conseguente smog e rumore) ed i palazzi in cattivo stato o abbandonati da decenni (vedi manifattura tabacchi, scuole Bignami.....);
2) secondo i cittadini sono sempre più paranoici: guidano da isterici, litigano facilmente e sporcano le strade che sembra di stare a Calcutta (con tutto il rispetto, dicevo Calcutta per usare un altro "luogo comune" chiaro per tutti);
3) terzo a Bologna si mangia da schifo, a poco prezzo (fino a 20 €) trovi solo posti dove si mangia da mensa universitaria (e forse si servono proprio da lì). A caro prezzo facilmente ti avvelenano con piatti finto tradizionali, scientificamente studiati per distruggere anche il fegato più coriaceo.
Poi mare e monti sono distanti, verde scarso, clima pazzesco e, ultima novità dell'estate scorsa, zanzare tigri in quantità industriale in turno 24 ore su 24.
Giudicate un pò voi.
Certo molte persone che hanno passato i loro anni più belli all'Università di Bologna, vivendo in appartamenti-comuni (nel senso della Comune di Parigi) lontani dai genitori, con molti impegni di amore e vita notturna (e ogni tanto anche un esame, perchè non si può andare oltre i 5 anni di fuori corso), ricordano Bologna con molto affetto e ritengono che si trovi ai confini del Nirvana.
Ma sarebbe come se io, che 17 anni fa ho fatto cose simili ad Ivrea, quando lavoravo all'Olivetti, ricordassi Ivrea come la città più bella d'Italia (sebbene si chiami Ivrea la Bella e sebbene abbia delle signore montagne alle spalle).
Insomma cerchiamo di abbandonare i miti ed i luoghi comuni e di guardare in faccia alla realtà.
PS: Bisogna che vada a vedere com'è Calcutta - India.
Passo e chiudo.

*****

Un solo aggiornamento, ma è doveroso: dopo 30 anni di totale abbandono quest'anno le scuole Bignami sono state demolite, con mio grandissimo stupore, ed ora le stanno ricostruendo. Vuoi vedere che alcune decine di email e questo post a qualcosa sono serviti ?
Ora mi viene voglia di affrontare con rinnovato vigore un altro tema che mi è caro: il traffico su via Beverara.
Via Beverara è una vecchia strada di Bologna che, per strana combinazione, si è ritrovata ad avere un notevole complesso scolastico: asilo nido, scuola materna, scuola elementare e scuola media. Potete ben immaginare com'è la situazione all'ora di inizio e fine lezioni: auto parcheggiate in terza fila, bambini che passano da tutte le parti, madri in ritardo che attraversano di corsa con il loro codazzo di pargoli.
Un panorama che mi mette sempre di buonumore, il caos da cui si sta forgiando il futuro, non fosse per un altra strana coincidenza che congiura contro questi gioiosi momenti: la scorciatoia.
Sì perchè Via Beverara è diventata una scorciatoia fra Via Yuri Gagarin e l'ingresso Lame della tangenziale, frequentata dai peggio pirati della strada, quelli che per guadagnare un minuto si farebbero uccidere o, preferibilmente, ucciderebbero.
E, nella fattispecie, passano a velocità non inferiori agli 80 km/h in mezzo allo sciame di mamme, babbi e bambini cercando di falciarne quanti più possibile, manco stessero giocando a bowling.
Ho chiesto formalmente all'Assessorato Trasporti che venissero costruiti i limitatori di velocità, quei dossi che, se sono ben fatti e se ci passi sopra un pò allegro, ci lasci avantreno e retrotreno dell'auto.
L'Assessore mi ha risposto e mi ha preso per il culo: ha detto che non li possono fare perchè se venisse a nevicare avrebbero problemi con gli spazzaneve.
Infatti è noto a tutti che nelle altre 1.500 strade di Bologna dove li hanno costruiti non nevica mai.
Ora rinnovo la mia richiesta: chiedo, prima che ci scappi il morto, che vengano elevate dune d'asfalto ogni 100 metri su tutto il percorso di Via Beverara (perchè anche la zona della chiesa di S. Bartolomeo non scherza, come rischio).
Ve l'avevo chiesto quando la stavate asfaltando, non vi sarebbe costato nulla, e non l'avete fatto. Comunque non è mai troppo tardi, fatelo ora prima che sia troppo tardi.
PS: e non mi mettete quelle dune di gomma della 3M, che si staccano alla terza auto che passa !
Il dosso deve essere di asfalto, alto e corto, di quelli che durano e che fanno male, intesi ?

Un saluto speciale al Comune di Bologna e, in particolare, all'assessorato Trasporti.

Ah, già che siamo in tema di assessori, ho qualcosa anche per l'Assessore all'Istruzione.
Ieri, alla festa che precede l'inizio dell'anno scolastico della scuola materna Manzini, notavo che quello che una volta era un bellissimo prato, complice la siccità, è diventato ora una piastra di cemento polveroso. Urge ararlo e ripristinare il prato !
Le maestre mi dicono che lottano continuamente con Voi per la manutenzione del giardino, dicono che non la volete fare perchè "costa troppo".
Ho un'idea, proviamo ad affidarla ad un pensionato ? In cambio di un angolo ad uso orto, penso che avreste la fila di pensionati che vorrebbero assumere, gratuitamente, questo incarico.

5AM