17/11/2004

un arabo

8.45 Marzabotto centro.
Lui è fermo sul bordo della strada, come aspettando di poter attraversare.
Io mi fermo per lasciarlo passare.
Vedo che non si decide e gli faccio segno come per dire: "Non deve attraversare ?"
Lui, per tutta risposta mi fa un cenno come per dire: "Mi da un passaggio ?"
Faccia da lavoratore, mi fermo, "Dove va ?"
Lui, in buon italiano: "A Sibano"
"Salga"
Sale.
"Allora stava aspettando la corriera ?" chiedo.
"Sì, arriva alle 10," risponde.
"Alle 10 ?" chiedo stupito "Manca più di un'ora, forse voleva dire alle 9"
"No, no, proprio alle 10"
"Allora aveva un bel pò da aspettare, con questo freddo poi.."
"Eh sì," risponde tranquillo. L'idea di dovere aspettare la corriera per un'ora ad un grado di temperatura, non sembra turbarlo granchè.
"Va a lavorare ?"
"Sì, lavoro a Sibano ma abito a Galliera"
"Galliera, quella vicino a Ferrara ?" chiedo, sempre più stupito.
"Sì, proprio lì"
"Beh, gli affitti lì sono meno cari che a Bologna"
"Sì, anche se devo fare un bel viaggio per venire a lavorare qui: sono partito alle 6 da Galliera, poi ho preso il treno alle 8.05 a Bologna per Marzabotto e adesso dovevo aspettare la corriera fino alle 10 per arrivare a Sibano (da Marzabotto a Sibano sono circa cinque chilometri)"
"Proprio un bel viaggio," dico "però a lavorare ha un buon orario se può iniziare oltre le 10".
"Eccoci a Sibano, dov'è il posto ?"
"E' quella casa lì, grazie, il cantiere è quasi finito"
Accosto e mi fermo: "Bene, allora buon lavoro"
"Grazie amico, ciao !"
"Ciao"