29/10/2002

Smau e crisi informatica

Tutti dicono che il mercato ict è in crisi.
Vero senz'altro come sono in crisi quasi tutti gli altri mercati, se paragonati con il 2000, anno di effimero boom economico.
Ma cosa significa l'aggressività commerciale delle aziende informatiche ?
E' forse dettata da questa crisi ?
No, ne viene solo esasperata, ma c'era anche prima.
Quando un venditore di un'azienda informatica individua un potenziale cliente lo spolpa vivo, lo crocifigge con implacabile precisione e ripetitività di telefonate.
Obiettivo ? Riuscire a combinare un incontro o una demo, magari presso la sede del prospect (che sarebbe il presunto pollo).
Vengo a trovarla ! (è un vero tormentone)
Dai un appuntamento ad un venditore di software e lo farai felice. Hanno bisogno di fare kilometri, di entrare nelle aziende, con il portatile che ha le batterie scariche o che “mi sono dimenticato quell'accessorio, quindi questa cosa proprio non posso fargliela vedere” o che “c'ho su una versione demo non aggiornata, ma in sede abbiamo la versione nuova che questa funzione la esegue benissimo”.
Paradossalmente sembra che sia più importante per loro ottenere un appuntamento che concludere l'affare.
Probabilmente vengono pagati sugli appuntamenti e non sul fatturato.
Probabilemente non sanno che pesci prendere, quindi guidando almeno si distraggono.
Probabilmente applicano la regola d'oro dei bagnini romagnoli: su cento, almeno una te la dà.
E' un mondo duro. La competizione è pazzesca. Tutti i prodotti si somigliano. E' quasi impossibile distinguersi. I ruoli si confondono. Nessuno considera più importante il proprio mestiere, ma vuole fare qualcosa d'altro per differenziarsi o per sfruttare le sinergie.
La telecom vende software.
L'enel vende telefonia.
L'ibm vende consulenza.
L'arthur andersen sparisce.

Sarà per questo che adesso mi piace il semplice hardware. Quello che a poco prezzo offre funzioni sofisticate: un bel wireless access point, un piccolo router con print server integrato, una bella stampante multifunzione. Che soddisfazione !
E sono notevoli anche gli imballi: ben progettati, sono dei piccoli gioielli che dispiace un pò gettare nella spazzatura.
E che dire dei cataloghi: il catalogo misco, o l'enciclopedico catalogo bechtle. Un vero piacere sfogliarli....quasi meglio che andare allo smau.
Non c'è aria di crisi in queste cose.
Non c'è ansia di venditori frustrati.
Non ci sono consulenti arruffoni.
C'è ingegno umano allo stato puro, che è quello che l'ict dovrebbe in fondo essere.

5AM