04/05/2016

il ragazzo della via Gluck

Ecco, con questi marciapiedi pieni di cacche di cane, con i portici
impregnati di piscio, con i cassonetti circondati dalla monnezza, con
i ruderi delle fabbriche abbandonate, con i cantieri non finiti e
infiniti, con i liquami nei canali, con i fossi invasi di spazzatura,
con i murales cancellati, con le auto nevrotiche, con i motorini
impazziti, con i furgoni sconsiderati, con gli autobus incazzati era
rimasta solo la via Benazza, che ti lasciava il piacere di una strada
tranquilla per fare una passeggiata in bicicletta o a piedi con i tuoi
bambini e uscire da queste angosce verso quello che è rimasto delle
antiche campagne intorno a Bologna.
Era rimasta e adesso non c'è più.
Semplicemente abolita, cancellata dalle mappe, con questo bel muro di
cemento a dire: qui non si passa più, deve passare il treno.
Già perchè, visto che la maggioranza dei frequentatori di via Benazza
erano in bicicletta o a piedi, mica valeva la spesa di costruire un
ponticello o un piccolo sottopasso per loro.
A noi del Comune che cazzo ce ne frega di loro ?
Buonanotte