30/10/2007

il processo

Finalmente il processo davanti alla santa inquisizione dell'ordine dei dottori commercialisti.
L'accusa: non avere frequentato i corsi di aggiornamento professionale.
La difesa: colpevole non pentito.
Le argomentazioni della difesa: I corsi sono più interessanti per i formatori (sotto il profilo economico, s'intende) che per i "formati".
Le argomentazioni dell'accusa: frequentare i corsi è un obbligo. Se non si è d'accordo ci si può dimettere dall'ordine.
Oppure si può sostenere, come sostengo io, che questi corsi, al pari del tirocinio obbligatorio, sono solo le più recenti (ma spuntate) armi di difesa di una categoria che, come tutte le categorie protette, ha paura del libero mercato.
Ma io commercialista sono, anche se magari lo sono un pò a modo mio, anche se non vado a messa (cioè ai corsi), anche se non sono massone, anche se non ho tempo da perdere per questi intrallazzi. E commercialista vorrei restare.
Passarà Mastella, passeranno le leggi razziali del 1936 (di cui gli ordini professionali italiani sono uno degli ultimi residuati) e passerà anche il medio evo, basta avere pazienza.

Buongiorno a tutti.