08/11/2005

banlieu

E' un momento molto stimolante, specialmente per noi abitanti delle periferie.
Quelle francesi bruciano,
Prodi dice, con lo stesso tono con cui chiede alla Flavia di preparargli una camomilla, che anche le nostre bruceranno.
Intanto Cofferati non brucia ma brilla: soprattutto se paragonato all'opacità dei suoi predecessori e dei suoi contestatori.
Prendiamo ad esempio Walter Vitali, ultimo sindaco comunista (ops. diessino) prima dello shock (uno shock inutile, purtroppo) Guazzaloca, primo sindaco di Bologna non di sinistra dal dopoguerra.
Ieri Walter Vitali compare in due distinti articoli de La Repubblica, edizione Emilia Romagna e, nel primo di questi (a pagina I e VII), firma un "intervento" dall'impegnativo titolo: "La Chiusa e la nostra autostrada ambientale".
Qui, prendendo spunto dalla proposta di riconoscere come monumento nazionale la chiusa del Reno di Casalecchio, decanta il sistema delle acque di Bologna, tutto giusto, sacrosanto e commovente fino al passaggio in cui sostiene che "Il Comune di Bologna può vedere i risultati degli interventi effettuati nel tempo lungo il Navile, che hanno reso l'acqua pulita e le sponde percorribili".

Conosco il Navile come o meglio delle mie tasche: da bambino, con gli amici, ci catturavo le anguille, stordite dal micidiale composto chimico (per semplicità potremmo anche chiamarlo acqua) che vi scorreva. Erano talmente imbambolate che bastava avere un volgare retino ed un bastone per prenderle.
E lo si faceva per il gusto sadico della cattura, non eravamo così pazzi da volerci suicidare mangiandole.
Oggi l'acqua emana lo stesso nauseabondo odore (puzza) di allora. Anche ammesso che sia stato installato qualche depuratore in qualcuno degli innumerevoli scoli che tuttora versano liquami in questa fogna, che attraversa a cielo aperto una bella fetta di Bologna, non mi risulta che sia mai stato dragato (e risanato) il fondo del canale, i cui fanghi, se si fossero trovati in qualche deposito dell'Iraq, avrebbero potuto costituire la prova definitiva delle armi di distruzioni di massa che Bush invano cercava.
Questo con riferimento all'acqua pulita, per quanto riguarda poi le "sponde percorribili" non andiamo meglio: Ponte della Bionda e Fornace Galotti sono stati pregevoli interventi, lo riconosco, ma il resto del percorso rimane regno di pantegane da guinnes e di spacciatori che è meglio non incrociare in questa romantica passeggiata.
Ma il buon Vitali, non contento di questo, compare anche in un altro articolo, a pagina III dove si ritrae il salotto buono dei professori de Il Mulino, che diffidano sempre più apertamente del nostro Cofferati e rimpiangono i tempi in cui "Vitali ci consultava spesso, lui (Cofferati) è cordiale ma mantiene le distanze".
Evviva !
Ecco la cosa che mi piaceva di più quando votai Cofferati: il suo essere out, cioè fuori dall'asfittico salotto buono bolognese, e spero che continui a rimanerne fuori, perchè, come dimostrano le parole di Vitali sullo stato del Navile, in quel salotto tira un'aria strana, che fa un pò rincoglionire chi lo frequenta.

5am