14/04/2012

babbeo (fortunato)

il vagone della metro pieno, le valige, i bambini, entriamo, siamo gli ultimi, spingiamo un po' per starci tutti, il fischio delle porte che stanno per chiudersi, salta dentro ancora qualcuno, si parte.

la ragazza seduta di fronte mi guarda, la guardo, sorride, sorrido, fa dei cenni, sorrido, indica dietro di me, mi giro, la ragazzina le mostra il dito medio, scherzano alle mie spalle (penso), la ragazza seduta continua a sorridermi e ad annuire, vuole offrirmi il posto, faccio cenno che no, non importa, lei rinuncia e si calma.

la metro si ferma, la ragazza si alza e scende, scendono anche le altre ragazzine dietro a me, ora si sta più comodi, si riparte.

l'uomo in piedi di fronte a me mi dice: "did you understand what she said?", e adesso questo che vuole?, penso, poi perchè mi parla in inglese?, mi indispone che in Francia mi parlino in inglese, "pickpocket", ricomincia e tutto mi è chiaro: la zingarella che mostra il dito medio alla ragazza che mi avvertiva di stare attento, ma non voglio dare soddisfazione a questo qui, se proprio voleva aiutarmi, poteva parlare prima, mi tocco la tasca di dietro dei pantaloni e gli dico, con fare noncurante, in francese, "j'avais rien", lui tace e poco dopo scende.

così, finalmente, posso finire di controllare le altre tasche, tirare un sospiro muto di sollievo e pensare a che babbeo fortunato sono stato.