13/03/2006

Happy Hour

Via Saffi ieri, domenica 12 marzo, era più fredda del solito.
Alle 5 del pomeriggio aveva da poco smesso di nevicare e la gelida tramontana spazzava implacabile il largo e squallido portico.
Ma che ci faceva tutta quella gente, accampata fuori l'ufficio postale (chiuso) ?
Sembrava un'happy hour per immigrati variamente assortiti: slavi, nordafricani e anche qualche asiatico, c'erano anche due panchine per chi voleva stare più comodo a sedere, però mancava il bar.
Sono passato osservando un pò incuriosito tutta quella gente, ma senza capire il perchè se ne stessero lì a gelare senza nessuna apparente attrazione particolare se non il piacere di fare quattro chiacchiere la domenica pomeriggio.

Due ore dopo, sto tornando indietro, arrivo allo stesso punto e vedo...

Due tizi, italiani, che attraversano la strada trasportando in testa le panchine di prima.
Sempre più basito, li seguo cono lo sguardo e, finalmente, m'illumino e capisco:

I due stanno riportando le panchine dentro la lavanderia a gettone che sta al lato opposto della strada: forse sono i titolari della lavanderia e sono passati a ritirare l'incasso della giornata, a ripristinare i detersivi ed a riprendersi le panchine.

Su quel lato non c'è il portico, mentre da questa parte sì.

La lavanderia è piccola ed i clienti oggi sono tanti e dentro non ci stanno (evidentemente questi solo la domenica hanno un pò di tempo libero per fare il bucato e, altrettanto evidentemente, a casa non dispongono di una lavatrice o, forse, non dispongono neppure di una casa).
Quindi, dovendo stare fuori, meglio stare sotto al portico e, già che ci siamo, meglio stare seduti sulle panchine che in piedi.

5am