02/12/2005


Meglio andare a Levante

E' una noia, lo so, questo mio continuo parlare di futili problemi.
Questa volta non lo volevo proprio fare, ma mi ci vedo tirato per i capelli (si fa per dire "capelli", ovviamente).
Primo, c'è il motorshow, quindi sono in tema.
Secondo, ieri sera ho sentito una pubblicità, anche carina, che però mi ha fatto tornare in mente il fatto.
Quindi questa mattina, come ai bei tempi, sono stato costretto ad alzarmi presto ed a raccontarvi questa storiella da poco, che non interesserà nessuno.

Il fatto: ad aprile, dopo avere malamente fracassato il baule della cara vecchia audi, ho comprato una nuova auto.
Meno soldi, meno macchina, più amore, recita lo slogan, quindi ho ridotto le mie ambizioni e sono passato alla golf, che è pur sempre una scelta più che dignitosa.
Ma, si sa, le auto tedesche non sono più quelle di una volta, e chi fa da sè fa per tre e tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino...
Insomma, com'era logico aspettarsi, dopo oltre sei mesi è spuntato il primo problemino, non voglio parlare dei frequenti rabbocchi di olio: questo turbodiesel non fa più di 7000 km con un kg d'olio., ma pare che sia normale e vabbè; no, parlo proprio di un problema vero: lo sportello che balla !
"No, proprio lo sportello no !", ho pensato quando l'ho visto.
Se c'è una cosa che nel mio immaginario automobilistico aveva sempre distinto le auto tedesche da quelle italiane e francesi, quella era proprio la poesia dello sportello, che si chiude con un morbido "stunf" e non con un irritante "clank".
Ma si sa, i tempi cambiano e la globalizzazione avanza e tutto il mondo è paese e le stagioni non sono più quelle di una volta e si stava meglio quando si stava peggio e...
Insomma: una vite non avvitata si era svitata e persa e lo sportello non era bello a vedersi così lasco.
Un problema da poco, direte voi, una semplice vite mancante.
Basterebbe svitarne un'altra per prendere un campione, andare in una ferramenta qualsiasi, armarsi di un buon cacciavite ed il caso sarebbe stato brillantemente risolto.
Sì, la fate facile voi, ma io volevo la vite originale volkswagen, ecchecavolo, mica una vite qualsiasi: a certe cose ci tengo.
Quindi mi reco alla concessionaria, l'Autocommerciale di Via Agucchi, aspetto pazientemente il mio turno alla lussuosa reception dell'officina, dove meccanici con la tuta perfettamente pulita (oppure impiegati travestiti da meccanici ?), caricano a computer gli ordini di servizio per le auto da riparare.
Nell'attesa osservo la vetrinetta con le cazzatine ed i gadget in vendita: il modellino del maggiolino, l'ombrello ufficiale vw, il copripomello del cambio in pelle.
L'attesa si prolunga e comincio a leggere i beffardi cartelli che decantano la rapidità, l'informalità e la trasparenza dei prezzi del servizio EXPRESS SERVICE, proprio quello di cui ho sentito la pubblicità ieri sera per radio.
"Bene, penso fra me e me, la mia vite mancante è proprio un caso da EXPRESS SERVICE, sicuramente verrà sostituita all'istante."
Finalmente arriva il mio turno: il finto meccanico ascolta il mio caso, mi segue fino all'auto parcheggiata fuori, apre lo sportello, constata l'effettiva mancanza della vite e sentenzia: "bisogna che mi lasci la macchina per un giorno".
"Ma come," ribatto io "un giorno per una vite ?"
Apre le braccia desolato e, con fare impiegatizio (non è un vero meccanico, ne sono certo, ormai), accumula le solite scuse: " abbiamo quattro meccanici assenti per malattia eppoi, non so neppure se questa vite l'abbiamo nel magazzino ricambi".
"Bene, arrivederci allora", concludo io (che, tradotto, significava: "vattene al diavolo tu, l'Autocommerciale, ed il vostro EXPRESS SERVICE per grulli !").
Ma non demordo: più tardi, in ufficio, armato di internet, trovo un'altra officina autorizzata vw.
Spedisco una email spiegando il mio caso e dopo qualche ora ricevo la risposta: passi pure quando vuole.
La mattina dopo mi presento: qui vedo veri meccanici, con la tuta giustamente macchiata, con le mani dentro al cofano delle macchine e non sulla tastiera di un computer.
Vengo affidato a Salvatore, siciliano verace, che in un batter d'occhio va a prendere una vite ("ne ho fatto una scorta", mi spiega "perchè capita spesso questo problema"), e la mette al posto che le compete e, da vero professionista, già che c'è controlla anche tutte le altre viti di tutti gli altri sportelli.

Ancora una volta è dimostrato che conta quello che sosteneva Luciano, quando si aggirava per Atene con il lanternino in mano, cercare l'uomo (non lo slogan).

E per fortuna, alla Carrozzeria Levante, l'ho trovato.

Buongiorno !
5am