26/08/2003

In Adriatico ovvero Le Vie dei Porci

Giovedì 14 agosto, Adriatico, Riccione.
Sono qui immerso nella poltiglia rossa mucillaginosa del nostro mare e sto ammirando un po’ schifato un escremento umano che galleggia a pochi metri da me: veramente notevole per dimensioni e compattezza.
Mezz’ora dopo, sotto la doccia, ascolto divertito il bagnino che risponde ad una villeggiante indignata per la mucillagine rossa: “…. In fondo sono solo alghe. Ma lo sa che certi laghetti alpini sono completamete rossi a causa delle particolari alghe che li popolano, eppure hanno l’acqua purissima….”

“ Chissà se sono popolati anche dagli stessi stronzi – mi chiedo –“

Certo che i miei eredi, a differenza di quelli di Bruce Chatwin, non si potranno arricchire con gli appunti delle mie vacanze.
Peccato per loro.


Tormentoni d’agosto

Quest’anno il mio giornale d’agosto è stato La Repubblica.
Già perché io il giornale lo leggo solo in ferie e quest’anno ho scelto di leggere La Repubblica.
Questo quotidiano, come e più degli altri, vive di tormentoni, che in agosto diventano autentiche ossessioni.

Il primo tormentone riguardava la calura e la siccità, con la quotidiana conta dei morti (sbatti il necrologio in prima pagina). Naturalmente qualche redattore sfigato, confinato fra le sue quattro mura, aveva cercato di far volare almeno la fantasia, quindi aveva lanciato la seguente equazione: siccità = fiumi vuoti = mare pulito. E giù a scrivere pagine sulle meravigliose e salatissime acque dell’adriatico, finalmente liberate dagli scarichi del Po.

Teoricamente poteva anche reggere, ma la mia esperienza di 4 giorni a Riccione mi ha dimostrato che la teoria si scontra con la realtà di alcuni milioni di villeggianti che devono pure pisciare e cagare, poverini, inclusi quelli che non hanno fissa dimora, per i quali è stato lanciato un nuovo tormentone:

Il Lounge.

Perchè sbattersi a salire sulla collina per ballare quando lo si può fare sulla spiaggia? Quindi è tutto un fiorire di bagnini trasformati in gestori di discoteche, che alla sera, dopo avere chiuso gli ombrelloni, messo a posto le brandine e pettinato la spiaggia, estraggono dai loro ripostigli divanetti e poltrone di midollino, tende stile arabian nights e preparano improbabili cocktails. E così il Bagno Mario si trasforma magicamente nel Hot Lounge ed il Bagno Franco diventa il Beach Lounge, cioè le belle di notte delle nostre spiagge. E’ l’uovo di colombo per fare rendere 24 ore gli impianti della spiaggia.

Questi Lounges sono popolati da folle di ragazzi squattrinati, che poi dormono in spiaggia e fanno quello che devono fare dove lo possono fare, con quello che ne consegue per le nostre amate coste…

Un altro tormentone è quello dei prezzi di bar e ristoranti.
Anche qui però abbiamo una coda innovativa: “lo chef pentito”.
Gianfranco Vissani dichiara che aprirà un ristorante a Roma o a Milano dove si mangerà benissimo spendendo pochissimo (20 euro).
Marco Fadiga, allievo di Gualtiero Marchesi e gestore de La Pernice e La Gallina a Bologna, annuncia la chiusura del suo ormai famoso ristorante e l’apertura a settembre di un “Bistrot” dove si mangerà bene, ma in un ambiente informale e soprattutto spendendo poco (40 euro).
Bah, vedremo….

Buongiorno a tutti

5AM