29/09/2005

tecnologia made in europe ?


Passando di lì leggo con interesse il post di Paolo, e gli annessi commenti, sull'innovazione tecnologica che in Europa non c'è e, quando c'è, deve andare di corsa negli Usa se non vuole finire impantanata.

Mi viene subito da pensare a Business Objects, cioè quello che è diventato il mio principale attrezzo di lavoro.
Nato in Francia, pieno di insopportabili francesismi, ma piano piano affermatosi sul mercato come il principale software per la business intelligence, soprattutto da quando ha fatto un bel bagno rigenerante sull'altra sponda dell'Atlantico.

Io qualche idea per un nuovo software di business intelligence ce l'avrei anche, ma credo che queste non vedranno mai la luce.
Come non se ne farà nulla della proposta pazza che ho fatto qualche tempo fa ad Aglaja: "smettiamola di cercare un pacchetto verticale per le aziende di abbigliamento ! Stealth, J-Fashion, Taxi-fashion, Sap for fashion non ci porterebbero grandi risultati, se paragonati agli sforzi economici ed umani che richiederebbe la loro implementazione. E allora ? Allora rendiamo open-source il software che abbiamo già, che conosciamo come le nostre tasche e che funziona onestamente ! Questo è l'investimento migliore che possiamo fare."
Lei mi guarda incredula e scrolla le spalle.
Io richiudo il cassetto dei sogni e torno a frullare i numeri con il mio sql e business objects.
Fine del mio contributo all'innovazione tecnologica "made in Europe".

5am
di come il pigro fatica di più e di come il frettoloso impiega più tempo

Il "finalmente" di poco fa (ho detto: "vi spiego dopo perchè finalmente", ma, per la perversa logica d'impaginazione dei blog, che, incompreso da blogger e dai più, contesto, almeno per l'archivio storico, la perversa logica d'impaginazione dei blog, dicevo - e scusate gli eccessivi e non incisivi incisi -, il dopo viene prima ed il prima viene dopo) si riferiva alla fatica di riuscire a leggere il momoblog: da tempo ci provavo, non ci riuscivo, e abbandonavo. Oggi, ho voluto insistere e "finalmente", impegnandomi un pò, ci sono riuscito.
Ma questa, ancora una volta, è la chiara dimostrazione che il pigro deve faticare di più.

Sono troppo pigro, infatti, per tenere una lista aggiornata di bookmarks (o "preferiti", se preferite l'italiano). Quelli che ho, registrati tutti all'epoca dell'entusiasmo della scoperta di un nuovo mondo, sono quasi tutti chiusi oppure ormai privi di interesse (sempre per il sottoscritto, ovviamente).
Non parliamo poi dell'incresciosa opera di gestire sul template i riferimenti ai miei blog preferiti: non ci ho mai neppure provato.
E che dire di un rss-reader ? Ho impiegato anni a capirlo, come faccio sempre quando non ho voglia di capire e, sopratutto, di usare qualcosa.
E allora, come faccio a trovare i miei blog preferiti ?
Non che legga molto i blog altrui, confesso, ma un metodo, contorto e faticoso l'ho messo a punto:
  • apro il contatore visite di shinystat
  • vado alla lista dei siti referrer
  • da qui, passo ai blog di Mantellini o di Valdemarin che, bontà (o pigrizia) loro, continuano a mantenere nella loro bloglist anche il mio, procurandomi sempre un discreto gruzzolo di visite (immagino la delusione dei visitatori che giungono qui per questa via) e posizionandosi così sempre in cima all'elenco dei miei referrers
  • do un'occhiata ai loro ultimi post, poi, come un parassita (o un furbetto der quartierino), passo alla loro bloglist, che, grosso-modo, corrisponde ai miei gusti.
E il gioco è fatto, ma da qualche tempo, il referrer di Mantellini verso il Momoblog deve avere qualche difetto: da lì mi si apre tutta la cornice del template ma i post non compaiono.
Vabbè.

E dei frettolosi che perdono più tempo, che dire ?
vi bastino solo pochi illuminanti esempi, tratti dall'osservazione dei comportamenti di mia moglie che, come tutte le madri, "nonhamaitempo":

  • Lei non chiude il frigorifero: da una spinta allo sportello e vola via. Peccato che poi questo non si chiude, quindi deve tornare indietro a chiuderlo normalmente;
  • Lei non appoggia un piatto o un bicchiere: lo lancia. Peccato che spesso questo atterri male, rovasciando il contenuto o, peggio, frantumandosi. Poi le tocca pulire o raccogliere i cocci.
  • Lei non chiude le finestre: le lascia accostate. Poi capita che piove in casa e tocca asciugare il parquet altrimenti il pavimento diventa come le montagne russe.
  • Lei non esce di casa: fugge. Poi, dopo 200 metri, si ricorda di quello che doveva prendere con sè, e torna sui suoi passi a riprenderlo.
Vi bastano questi esempi ?
Chiaro il concetto ?

Buongiorno a tutti (pigri e frettolosi inclusi)
5am

leggere libri ai bambini

Finalmente (vi spiego poi perchè "finalmente") sono riuscito ad entrare nel MomoBlog e mi sono fermato a pensare su questo post, che tratta dell'ardita e frustrante impresa di leggere, la sera noi, morti di sonno per una dura giornata di lavoro, a loro, bambini che adorano questo rito e che lo pretendono, altrimenti di dormire non se ne parla proprio.
Di leggere, dicevo, un opera come "Il signore degli anelli" (tu devi essere pazzo, non l'ho mai letto, ma credo che non sia esattamente il tipo di libro che i bambini desiderano ascoltare per addormentarsi la sera).
Nel mio piccolo di papà anch'io, come tutti, vivo simili esperienze: sono alla terza replica de "Le avventure di Pippi Calzelunghe" (repetita iuvant, ed ai bambini piacciono particolarmente le repliche). I miei tentativi di attaccare nuove letture sono stati stroncati quasi sul nascere: Tom Sawyer di Mark Twain ? simpatico, ma Pippi di più; I libri delle Jungla di Rudyard Kipling ? bellissimo ma ancora un pò troppo difficile per la loro età eppoi, anche la casa di Pippi, con il cavallo, la scimmietta e lo "spunk" è un pò una piccola jungla. Per non parlare poi degli esotici episodi ambientati nell'isola dei cip-cippoidi; Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol ? molto meglio il cartone.
Quindi proseguo tranquillo nel mio metodo: al termine delle avventure di Pippi azzardo, fra mille proteste, l'inizio di un nuovo libro e, se vedo che non attacca, si riparte con la piccola peste.

Buongiorno a tutti i babbi !
5am

comunicazione "quasi" privata
Buongiorno Massimo,
magari anche tu, come me, per venerdì mattina prossimo, non sei troppo impegnato.
E allora perchè non ti fermi un momento al mio studio, che ti offro quel famoso caffè (qualità java, naturalmente !) e facciamo il punto sullo stato dell'arte dei blog, della business intelligence, del mestiere di consulente, ecc. ecc. ?

5am

27/09/2005

è meglio...

abitare in un bel posto (come Casalecchio o Zola Predosa o Calderino) e sorbirsi ogni mattina chilometri di coda per andare a lavorare in un brutto posto (come il mio quartiere, ad esempio),

oppure

abitare in un brutto posto (come il mio quartiere, ad esempio) ed arrivare ogni mattina a lavorare rapidamente a lavorare in un bel posto fuori città, compiangendo i poveretti che, sulla direzione opposta alla tua, cercano a fatica di entrare nel grande girone dantesco ?

La scelta è ardua, complicata dalla perfidia dei progettisti di assi a scorrimento veloce, svincoli e rotatorie: questi invitanti nastri d'asfalto dove puoi rapidamente correre fino... alla prossima micidiale coda provocata dal semaforo o dal passaggio a livello finale.

Guardate bene l'immagine qui sotto (magari ingrandita).
Questo capolavoro di crudeltà è la parte finale dell'asse attrezzato, che ogni mattina scarica dentro Bologna migliaia di auto raccolte dalle Via Bazzanese e Porrettana. Ebbene questi fortunati abitanti dei graziosi paesini pedecollinari sono costretti ogni mattina ad espiare i loro peccati in una Via crucis che ha le seguenti tappe:
  1. semaforo all'incrocio con Via Emilia Ponente (zona Prati di Caprara - Ospedale Maggiore). Qui devi per forza accodarti alla corsia di destra, che prosegue dritto perchè altrimenti, sulla corsia di sinistra, basta un solo sfigato che voglia voltare e centinaia di auto alle sue spalle verranno inesorabilmente bloccate;
  2. superato il semaforo, c'è un altro bel pezzo fluido e scorrevole, con ampia rotonda e tunnel che passa veloce sotto il grande mazzo di binari del ravone ma, proprio alla fine del tunnel, la strada fa una svolta piuttosto brusca e dietro la curva cieca puoi stare sicuro che troverai una bella fila di auto ferme a causa della rotonda poco scorrevole che si trova di lì a 100 metri;
  3. ma il bello, cioè il brutto, arriva proprio adesso: tutti devono arrivare a Via Zanardi e da questa rotonda partono ben due strade che vi ci portano, a destra c'è la vecchia via Agucchi, nel tratto che costeggia prima il deposito delle locomotive (con la bella vaporiera-monumento, che avrete tutto il tempo di ammirare fin nei minimi dettagli), poi la sede centrale delle poste, ed a sinistra trovate la nuova via Terracini, che costeggia invece un bel CPT (quasi-carcere) per immigrati. Non importa, comunque, quale delle due strade inifiliate: alla fine troverete un assortimento completo formato da passaggio a livello e semaforo. Quindi rassegnatevi che quando sarà ora, cioè tardi, arriverete a lavorare.

Buonanotte
5am

(immagine da google earth)

25/09/2005

la bacheca vuota


Oggi Stefano Bonaga, ex assessore alla cultura del Comune di Bologna, noto anche come ex fidanzato di Alba Parietti e meno noto, almeno io non lo sapevo, come padre della rete civica Iperbole, viene intervistato a proposito della crisi di questo sito, che ha conosciuto tempi migliori, prima di venire affidato alla poco entusiastica gestione in appalto, insieme ai rifiuti comunali, della locale municipalizzata Hera.
Bonaga, che ha una indubbia passione, ricambiata credo, per le belle donne, come si può anche giudicare dalla signorina che casualmente compare vicino a lui nella fotografia sul giornale, mette il dito nella piaga dicendo che "il progetto non ha mai seguito il destino per cui era nato: l'interattività. E' da tempo che mi sembra una bacheca vuota".
Come dargli torto, in questi anni qualche form per segnalare qualche esigenza locale io pure l'ho compilato, ottenendo lo zero assoluto.
Una segnalazione di un cittadino non è degna di essere presa in considerazione da un assessore, da un consigliere o anche da un impiegato comunale.
L'interattività è un fastidio inutile sulla comoda strada della burocrazia.
Se, ad un cittadino che segnala che nella sua strada, piena di scuole, le automobili vanno troppo forte e propone di costruire i dossi rallentatori (che ormai si trovano dappertutto, fra poco mi aspetto di vederli pure sulle autostrade), gli si risponde che i dossi non si possono mettere perchè d'inverno potrebbero creare problemi agli spazzaneve, questo significa anche prenderlo per il culo e forse sarebbe stato meglio non rispondergli affatto.
Caro Bonaga, la rete civica comunale, la trasparenza dell'amministrazione, l'interattività fra cittadino e comune, sono cose belle e vitali, come bello e vitale è amare le donne, ma, purtroppo, la burocrazia è la morte del bello e della vita.
Leggo però, nelle parole del giornalista che ti intervista, ancora un filo di speranza. La speranza che l'amministrazione Cofferati possa mostrarsi più sensibile a questa vecchia, ma ancora buona, idea e che possa decidere di valorizzare meglio i 500.000 € annui impiegati per tenere in vita il sito.
Non fatevi illusioni, del rapporto fra Cofferati e la web-interattività abbiamo avuto un ampia dimostrazione nel prima e dopo la campagna elettorare del 2004.
Il sito del candidato era diventata una vera piazza cittadina virtuale, dove si discuteva di tutte le cose che interessano a tutti i bolognesi. E non pochi pensavano, ritenendolo naturale, che dopo la sua vittoria, l'esperienza di quel sito venisse riversata e proseguita all'interno della rete civica Iperbole.
Ma erano solamente sogni: quella piazza virtuale oggi è ancora lì, muta e triste, abbandonata il giorno dopo la festa senza neppure preoccuparsi di raccogliere le cartacce (ci voleva l'Hera ?), a testimoniare per l'ennesima volta che la politica vera è un'altra cosa.
Cosa ? Non lo so, ma certo non quello che pensiamo noi comuni cittadini.

5am

PS: comunque io ci riprovo. Invierò questo post alla casella email del sindaco e di qualche assessore e Vi farò sapere.

24/09/2005

ahi La Trappola...

La Trappola è anche il nome di un'immensa tenuta maremmana fra Principina ed Alberese.
E dopo tutto questo scrivere, qualche riposante immagine della maremma non guasta.

5am



La trappola

E, a proposito di punti, mi preparo, non so ancora se socraticamente oppure no, a ricevere la raccomandata con fotografia dal comune di Vergato, dove una settimana fa i vigili, appostati a tradimento dietro la prima curva cieca dopo il cartello di inizio del comune (e del limite dei 50 km/h - sigh !), mi hanno scattato una fotografia in technicolor mentre passavo ad almeno settanta all'ora.
Auto da poco lavata, targa lucida e leggibilissima, li ho visti dallo specchietto come si sono precipitati, subito dopo lo scatto, a controllare soddisfatti com'era venuta la fotografia.

5am
la variante di sasso (c)

A 190 giorni (più o meno) dall'annunciato completamento della variante di valico, noi frequentatori della Bologna-Sasso Marconi, noi assidui clienti dell'area di servizio Cantagallo ci interroghiamo su come funzionerà questo ottovolante.
Chi dovrà uscire e prendere la variante ?
I camion ?
Le auto ?
Chi vuole ?
Ci sarà un casello ?
Mistero fitto, ma stiamo a vedere, Lunardi ha già dimostrato una discreta fantasia con luci accese e patente a punti, quindi ci sarà sicuramente da divertirsi.

5am

(c) che non c'entra, ma in fondo c'entra, con la variante di lunenburg - copyright Paolo Maurensig - e neppure con la mossa del cavallo, by Camilleri Andrea.
però

Però il mio medico è una persona semplice e lineare.
I nostri incontri, cioè quando vado a farmi visitare o ad esporre i miei presunti o reali problemi di salute, sono surreali per la loro laconicità.
A titolo di esempio cito l'ultimo incontro dell'altro ieri.
Dopo le analisi del sangue e delle urine da cui era emersa, finalmente, la prova che la mia allergia era reale (di fronte ad un valore di 457 delle immunoglobuline E, alias IGe, anche il suo invincibile scetticismo si era dovuto arrendere). Torno da lui con l'esito dell'ecografia a fegato e dintorni.
"Tutto bene", dice dopo attenta lettura del referto "e per il resto come va ?"
"Benissimo", rispondo io, "con la dieta pane e acqua ho risolto tutti i miei problemi di allergia e prurito e mi sento anche in gran forma."
"Ottimo !" mi fa lui. "Allora ci vediamo fra due mesi, che misuriamo a che punto stanno le IGe".
E mi congeda.
Io resto un pò sconcertato: ero già preparato mentalmente a sottopormi ad una infinità di test (rast, prick, ecc., ecc.) per capire a cosa fossi allergico.
Ma, in fondo, è meglio così: che sono allergico a uovo, latticini, melone e carne di maiale l'ho già capito da solo. Che la cura migliore sia non mangiarli l'ho già capito da solo.
Che la scienza medica non abbia soluzioni speciali per le allergie, pure l'ho capito.
E probabilmente fra qualche mese tutto questo sarà finito. Almeno spero.
Allora grazie, dottore, per essere una persona di buon senso e non sottopormi ad inutili trafile e torture.
5am
complicazioni

Sono circondato da persone raffinate e contorte .
Solo io sembro avere la passione per le cose semplici.
Ad esempio, come concludere un matrimonio fallito ?
Ad una mia amica consiglio: divorzia.
No, troppo semplice, Lei sta considerando piuttosto l'idea di far interdire il marito.
Affascinante ipotesi, vero ?

5am
banalità per banalità

Questa mattina sono per le cose facili, un pò banali, terra terra, come parlare bene di google e di itunes e parlare male delle banche.
Quindi a completare la raccolta delle banalità non poteva restare altro che una piccola trombonata contro la Telecom: abbasso telecomitalia !

Non importa che me lo diciate voi, lo so da solo che il rincoglionimento senile avanza a grandi passi. Le prove ?
  • due settimane fa ho mezzo abboccato ad una fishing-mail camuffata da richiesta di verifica dell'account di e-bay: alla richiesta di fornire i dati della carta di credito mi sono finalmente svegliato ed ho chiuso, ma username e password le avevo già date ed ho passato mezza giornata a cambiare la mia adorata password supersegreta su tutti i vari servizi online dove serviva (blogger incluso).
  • a luglio poi, chissà perchè, ho fatto un click di troppo in un sito non proprio per bambini e si è scatenato un casino di dialer e pop-up. Ricevo quindi la bolletta telecom, con l'addebito di 15 euro per 49 secondi di collegamento al numero speciale 0878 di eutelia. E altra rottura di scatole: andare in banca e bloccare l'addebito automatico. E quello che seguirà, le infinite discussioni con Telecom per farsi stornare i 15 euro, la denuncia alla polizia postale, i bollettini postali, le lettere di sollecito: un intero girone di dantesca burocrazia. E la Telecom ci gode con la burocrazia. A chiamare il 187 non ci provo neppure, mica voglio passare una giornata a lottare con i risponditori automatici per non risolvere un tubo. Vai sul sito "finto-moderno" www.187.it fai il tuo bravo login all'area utente, vedi la tua bolletta, vedi le tue brave chiamate (compresa quella del dialer), ma accidenti se trovi uno straccio di indirizzo email (o modulo online) per inviare una contestazione sulla bolletta. So già come finirà questa storia: alla fine mi staccheranno la linea. Amen.
  • c'è una terza prova del mio rimbambimento, la più grave di tutte, ma per ora è top secret, la conosce solo Seia. Ma state tranquilli, presto mi toccherà di scriverne anche qui.
Buongiorno (pausa) e buona fortuna
5am
un solo difetto perchè altrimenti sarebbe disumana

A volte non si apre con internet explorer.
Ecco, dichiaro subito il difetto (che si aggira senza difficoltà usando firefox) per poter parlare liberamente dei pregi.
Ho finito da qualche giorno di trasferire in gmail tutti i miei messaggi di posta elettronica archiviati nella mia precedente mailbox, che conservo ancora, ma con re-indirizzamento automatico a quella di gmail.
Da tempo avevo già abolito outlook e simili, pur con i limiti di dimensioni delle internet mailbox di una volta, queste ultime erano di gran lunga più comode per gente senza fissa dimora e senza fisso pc come il sottoscritto.
Ma gmail è la soluzione definitiva, non c'è proprio da discutere:

- spazio in crescita costante (ora siamo sopra i 2,6 gb)
- ricerca a testo libero sui vecchi messaggi (e google con le ricerche un pò ci sa fare) > quindi zero problemi di archiviazione
- funzioni evolute di editing del testo (che viene più bello di uno scritto con word)
- un sistema antispam micidiale, praticamente infallibile

e altro verrà ancora, perchè a questi mattacchioni di google la fantasia per le cose utili non fa certo difetto.

5am
anniversario

Questo settembre deve essere una specie di anniversario, non chiedetemi di che tipo, per Bob Dylan.
Per chi ama il genere e per chi lo vuole scoprire consiglio l'ascolto della mitica radio david byrne (che funziona molto meglio su iTunes - radio - eclectic): la playlist di questo mese è una raccolta di bellissime (e non troppo famose) canzoni di Bob.
Affrettatevi però, credo che a fine mese si cambi.

5am
chi va con lo zoppo...

Nella polemica di mezza estate su fazio, opa, banche italiane e banche estere mi inserisco per raccontare la mia modesta, ma lunga, esperienza di cliente di banca.

Il primo conto (non si scorda mai) lo aprii nel 1984, quando fresco di laurea cominciai a guadagnare i primi stipendi.
Credito italiano, si chiamava, una banca che più italiana di così non si poteva.
Di questa esperienza ricordo solo che mi fecero incazzare, ma non ricordo più perchè, e di punto in bianco decisi di punirli chiudendo il conto.
Allora capii che anche in queste cose banali, come avere un conto in banca per incassare lo stipendio e pagare le bollette, era meglio avere una persona di fiducia e aprii il conto in una banca dal nome strano: banca d'america e d'italia, fondata quasi un secolo fa dagli emigranti che la usavano per rispedire al paesello i loro sudati guadagni.
Una mia carissima (issimissima) amica e compagna di studi aveva trovato lavoro lì e mi sembrò giusto e naturale aprire il conto lì.
E ancora lì lo tengo oggi: la banchina è stata poi fagocitata da un colosso dal nome deutsche bank.
Io non mi lamento perchè per qualsiasi problema e servizio mi basta telefonare a lei ed il gioco è fatto: abbiamo inventato il phone banking 20 anni fa, però non sono cieco.
Nelle rare occasioni in cui mi reco allo sportello vedo di che pasta è fatta anche questa mitica banca "straniera".
A parte il nome e la proprietà, qui di straniero non c'è proprio nulla, tantomeno la burocrazia ed il vizietto di modificarti continuamente, in camuffa, le condizioni del conto.
Insomma, io non sono certo un fazista, entrino pure in Italia le banche straniere, ma cerchino di restare un pò disadattate, checcavolo, non si assimilino troppo ai difetti delle banche nazionali.
Vive la difference !

Buongiorno (pausa) e buona fortuna
5am

21/09/2005

Domenica passo una buona mezz'ora a parlare con una cugina "in law".
E' carina, viene da Londra, ha 21 anni, si è laureata da due mesi in fisioterapia.
Durante gli studi ha vissuto in una topaia (nel senso che aveva anche dei topolini in casa) fuori città.
Non andava quasi mai in centro perchè il viaggio in metrò costava troppo.
Come stagista ha sgobbato parecchio negli ospedali.
Adesso è pronta per il lavoro ma dice che ci sono difficoltà a trovare (ma come, in Inghilterra ???).
Già perchè gli ospedali preferiscono far lavorare (gratis) gli studenti, piuttosto che assumere i neolaureati (ma come, in Inghilterra ????).
Eppoi, prosegue, se non trovi lavoro per tutti diventi uno sfigato e se ti fai mantenere dai genitori sei ancora più sfigato.
Scrollo le spalle incredulo e le comunico che presto troverà lavoro, perchè così ha detto pochi giorni fa un tizio alla radio, durante una trasmissione che metteva a confronto proprio le prospettive d'impiego dei giovani italiani e di quelli inglesi: "gli inglesi impiegano mediamente 9 settimane a trovare il lavoro ideale". E tu sei laureata solo da otto settimane.

5am
A Venezia ha avuto un buon successo di critica.
Ha un'ottima fotografia.
Ma, lasciatemelo dire, questo film è piuttosto noioso.

Buona notte (pausa) e buona fortuna.

5am

17/09/2005

meglio tornare a dormire

Questa mattina...
Volevo lavorare un pò ed ho bloccato un server;
Volevo scrivere un piccolo post e sono impazzito a caricare (senza riuscirci) una piccola foto ed a pulire i commenti-spam, quindi...

è meglio tornare a dormire.
5am

atroce dubbio

Non sarò mica allergico anche al gatto ?

07/09/2005


e allora parliamone
Giusto per capire cosa ne pensate voi: a me piace farlo senza cancellature.
Quando tocca tirare a indovinare, secondo me, non c'è più gusto.
Il buon sudoku deve essere difficile sì, ma non deve lasciare spazio al caso. Se si comincia a cancellare diventa un casino.
Poi avete provato a scrivere a matita sulle pagine di un quotidiano ?
castori e castorame

Anche questa volta sono riuscito a fare una spesa ridicola da Castorama: meno di 10 euro per una doccetta (quello che cercavo) ed un rotolo di spago (l'opzional).
Quando giro fra quegli altissimi scaffali sogno di avere le mani d'oro, di possedere tutta quella meravigliosa attrezzatura e di rimettere a nuovo la casa.
Ma per fortuna conosco i miei limiti.

Il melone è decisamente da scartare.
Ieri ho azzardato a mangiarne una (dico una) fetta.
Alla sera avevo un labbro da fare invidia alle varie lecciso, gruber e parietti.
In vacanza acquistavo tutti i giorni il giornale.
Per il sudoku e anche per le notizie.
La cosa che mi preoccupava di più era il constatare, dai preamboli di intervista, di avere Fassino alle spalle (a Scansano) e Prodi davanti (a Castiglione della Pescaia).
Ma forse sarebbe stato peggio il contrario.
il matrimonio inquina ?

Vedo spesso per strada annunci di nozze spennellati sui muri o stampati ed appiccicati ai semafori e alla segnaletica.
A volte sono opera dei promessi sposi, altre volte degli amici di questi.
Ben pochi, dopo le nozze, passano a riprendersi gli annunci, che rimangono lì a consumarsi nel tempo.
E forse resistono più a lungo dei matrimoni che hanno proclamato.

06/09/2005

com'è e come sarà

Sono proprio curioso di vedere come sarà fra due anni questa metà di Bologna che, al momento, è completamente terremotata da quello che sembra essere un unico enorme cantiere.

In un triangolo di 8 x 3 kilometri, nella zona nord-est della periferia cittadina, c'è una incredibile concentrazione di cantieri.
E altri ne devono arrivare !
Cominciamo dai lavori sulla tangenziale, proseguiamo con l'alta velocità che, in Via Carracci, diventa tutt'uno con il cantiere dei nuovi uffici comunali nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo e aggiungiamo, infine, qualche complesso di nuovi palazzi per abitazioni. Ma non è ancora finita: sono anche in arrivo la nuova facoltà di ingegneria e qualche nuova linea di trasporto (non è ancora proprio chiaro quale e quando, ma immagino che fra tram, sopraelevata e metropolitana qualcosa alla fine si farà).