31/12/2004

con l'occasione...

Con l'occasione del lutto si cerca di tornare ad un concetto di capodanno meno devastante di quello che si è visto negli ultimi anni.
Storie di ordinarie, leggermente nauseanti, poltrone
Il problema del calzino spaiato (lei mi può capire)

Il problema del calzino spaiato, apparentemente semplice, è in realtà di assai complessa soluzione.

Il problema:
A) il mio assortimento di calzini è declinato nei colori blu scuro, grigio scuro, nero.
B) la mattina, per non svegliare mia moglie, non accendo la luce e mi limito a pescare al buio dal cassetto una coppia di calzini.
C) spesso mi accorgo che la coppia non era affatto tale: uno blu ed uno nero, oppure uno grigio ed uno nero, oppure uno blu ed uno grigio...Bastano tre colori per rendere possibile un numero piuttosto elevato di combinazioni.

Allora che fare ?
La soluzioni possibili sono molteplici, ma ognuna presenta delle difficoltà intrinseche o delle controindicazioni:

A) Accendere la luce e controllare il corretto abbinamento dei colori, cosa peraltro difficile anche in piena luce e comunque suscettibile di svegliare la mia consorte.
B) Occuparmi io stesso della stiratura dei calzini. Questa infatti è quella delicata fase in cui, se non si presta la dovuta cura, se non la si esegue con uno spirito zen, si crea la disarmonia dei colori. Mia moglie si è infatti iscritta ad un corso zen per corrispondenza, ma oltre ad essere un corso generico e non applicato alle arti casalinghe, non credo l'abbia seguito con la necessaria assiduità.
C) Decidere di acquistare calzini di un solo colore: è la cosa che forse farò, anche se non ho ancora deciso fra blu e nero (il grigio, poverino, non ha superato la prima fase delle eliminatorie). Questa è forse la soluzione più semplice anche se implica un certo periodo per la sua completa realizzazione: quel periodo, cioè, necessario per consumare i calzini dei colori da dismettere.

Buon giorno e Buon capodanno a tutti !

5am
Finora

Chissà perchè in mezzo alle catastrofi i nostri media sono sempre così ansiosi di rifilarci buone (e false) notizie.
Il 26 dicembre, giorno dell'evento, tutti i notiziari ci hanno bombardato della rassicurante: "nessun italiano morto", senza neppure uno straccio di "finora" per mitigare un'affermazione così intempestiva e fasulla.
Il giorno dopo si è presto avuto un nuovo conteggio, meno ottimistico, di 13 italiano morti.
Ieri mattina Gianfranco Fini ha parlato di 600 italiani di cui si sono perse le tracce e per i quali "dobbiamo prepararci al peggio".

sulle coglionate automobilistiche, incluse le mie.

28/12/2004

cavalli di battaglia

Un mio cavallo di battaglia è ormai la pubblicazione dello scontrino di Natale della Feltrinelli.
Quest'anno:

E. Salgari "Il Corsaro Nero" >> ai nipotini
F. Baum "Il Mago di Oz" >> alle nipotine
R. Kipling "I Libri della Giungla ed altri racconti di animali" >> ai miei figli
R. Carver "Cattedrale" >> a mia moglie
A. Nafisi "Leggere Lolita a Teheran" >> a mia suocera
D. Jared "Armi, Acciaio e Malattie" >> a mio suocero
E. Hemingway "Per chi suona la campana" e G. Verga "I Malavoglia" > a mia madre.
marketing plan

Buona parte dei blogger sono esperti di comunicazione e marketing.
Io no.
Per questo nell'assegnazione dei compiti per il nostro prossimo piano di marketing mi sono candidato per fare un lavoro di basso profilo: scrivere un articolo multifunzione, lasciando ai miei soci altri compiti ben più ardui quali frequentare il circolo del tennis, o del golf, sperando di conoscere qualche imprenditore potenzialmente interessato ai nostri servizi oppure attivare qualche venditore per diffondere il verbo.
Articolo multifunzione ? Certo:
Funzione a) documentare un progetto;
Funzione b) fornire ai venditori uno strumento per capire e far capire quello che devono vendere;
Funzione c) creare materiale commerciale per un convegno prossimo.

Mi fermo qui.
Ah, stamattina ho scritto la bozza della premessa. Se qualche anima pia ha voglia di leggerla e dare buoni consigli, assicuro che avrà l'anteprima esclusiva anche delle bozze successive.
Eccola:

Premessa – la scelta di SDWEB

In questo articolo illustreremo come un'Azienda, appartenente alla classica categoria delle PMI, abbia potuto rapidamente ottenere significativi benefici dall'utilizzo del servizio di accesso web ai sistemi direzionali(di seguito: SDWEB).

Il percorso inizia nel dicembre 2003, quando l'Azienda, circa 4 milioni di euro annui di fatturato con 1500 clienti attivi, avverte l'esigenza di sostituire il sistema informativo, che viene utilizzato “con soddisfazione” da oltre 10 anni. L'espressione “con soddisfazione” sta a significare che il sistema assolve adeguatamente le varie funzioni e necessità di ambito operativo, tuttavia il sistema appare totalmente inadeguato alle esigenze di controllo di gestione, dettate dalla situazione di mercato sempre più competitiva.

Dopo avere valutato approfonditamente una ipotesi di sostituzione del sistema informatvo con un erp di nuova generazione, l'Azienda decide di seguire una strada diversa, che mira alla rapida e diretta soluzione del problema più cogente: disporre di un efficiente e flessibile sistema di controllo delle aree commerciale e produttiva, nei tempi più rapidi ed ai costi più contenuti.

Nel corso dello studio di fattibilità per la sostituzione del sistema informativo, infatti, ci si rende conto di disporre di una base dati ricca ed aperta (il data base è Microsoft SQL Server); quello che manca, in realtà, è il Sistema Direzionale: quell'insieme di viste e di reports che permettono di eseguire adeguate analisi sulle dinamiche di gestione.

La scelta cade quindi sul servizio SDWEB per i seguenti principali motivi: a) l'esperienza dello staff di Koan srl nelle attività d'impianto dei sistemi di controllo aziendali; b) i costi certi e contenuti, basati sulla formula del canone d'uso, e l'assenza d'investimenti hardware e software (per l'accesso al servizio è necessario disporre esclusivamente di un collegamento ad internet); c) la possibilità di fruizione del servizio sempre e dovunque: il servizio infatti è attivo 24 ore su 24 e, in quanto accessibile via web, può essere consultato da qualunque postazione collegata ad internet, permettendone la fruizione anche da parte di collaboratori esterni all'azienda (es.: agenti, consulenti, ecc.) dotati di personali chiavi di accesso. (fine prima parte)

30/12/04 (seconda parte)

La fase di setup
A questo punto, siamo nel gennaio 2004, inizia la fase di impostazione del sistema.
Abbiamo detto prima che il data base era aperto, tuttavia una difficoltà particolare, che è quasi la norma in questi casi, derivava dalla totale mancanza di documentazione del data base stesso; nè si poteva fare affidamento su risorse aziendali che potessero conoscerlo, mancando completamente una figura di responsabile edp o equivalente; infine i rapporti con la software house fornitrice del sistema erp erano piuttosto "difficili" e non si riteneva fosse il caso di chiedere il loro aiuto per avere indicazioni su come reperire rapidamente le informazioni necessarie all'interno del db.
Quindi ci siamo dovuti rimboccare le maniche ed abbiamo dovuto scavare nel db, spulciando fra tabelle e viste, spesso con nomi molto simili fra loro, alla ricerca di quelle che facessero al caso nostro.
Ripeto, questa situazione è la norma, non l'eccezione, e non a caso questo tipo di attività è stato definito di "data mining", termine che rende proprio la fatica di procedere per tentativi alla caccia dei dati che servono.
In questa attività l'esperienza del professionista che esegue l'esame del db, l'individuazione delle tabelle "interessanti" e la verifica dei dati così rintracciati, costituisce la sottile differenza che può passare fra un fallimento totale del progetto (o, il che è lo stesso, un suo costo insostenibile) ed un successo.
Nel nostro caso l'individuazione delle tabelle (anagrafiche clienti e prodotti, movimenti di magazzino), la successiva verifica dei dati così individuati (es: quadratura del fatturato per cliente), e l'impostazione della query di estrazione delle informazioni da indirizzare al nostro datawarehouse, ha richiesto un impegno contenuto in circa 3 giornate di lavoro, che ci sentiamo di qualificare come "rapido".
(fine seconda parte)

07/01/05 (terza parte)

Una volta individuate le fonti delle informazioni di base si trattava ora di costruire il Sistema Direzionale vero e proprio.
La struttura avrebbe previsto i seguenti livelli:
a) estrazione ed aggiornamento periodico del datawarehouse
b) universo dati
c) set di reports e viste

Per quanto riguarda i dati da estrarre periodicamente essi possono essere raggruppati in dati anagrafici, dati temporali e dati quantitativi.
Dati anagrafici sono:
* codici e ragioni sociali dei clienti;
* codici e ragioni sociali degli agenti;
* codici di aggregazione dei clienti: categoria (rivenditori, utilizzatori, ecc.); città, provincia, zona, regione, nazione.
* codici e descrizioni dei prodotti;
* codici di aggregazione dei prodotti: (categoria merceologica, ecc.)
* unità di misura dei prodotti
Dati temporali sono:
* data ordine;
* data spedizione;
* data fattura;
* aggregazioni temporali (mese, anno di fatturazione).
Dati quantitativi sono:
* quantità venduta
* quantità (omogenea) venduta (espressa in kg)
* ricavo netto (in euro)
* costo del venduto
* provvigione di vendita

Si è previsto di aggiornare il datawarehouse, attraverso l'estrazione di queste informazioni elementari, in corrispondenza della chiusura della fatturazione mensile. Pertanto ogni mese, con una apposita query, vengono estratti i nuovi dati e trasferiti su una tabella. La tabella viene poi trasferita, a mezzo Ftp, sul server che ospita il datawarehouse e, a questo punto, scatta l'aggiornamento del datawarehouse stesso, mediante un processo di acquisizione dei nuovi dati.
Tale processo non è altro che una query di accodamento, definita come data transformation service ("dts": un componente standard di Microsoft SQL Server, che permette di impostare ed eseguire automaticamente, anche ad intervalli di tempo predefiniti, varie operazioni sulle tabelle di data base).

L'importanza dei servizi dts è notevole: essi permettono di rendere automatiche le tre fasi di aggiornamento del database, che sono:

estrazione dei dati “grezzi” dal database di origine;
importazione dei dati estratti, tramite ftp, nel server di destinazione;
aggiornamento, a partire dai nuovi dati estratti, delle tabelle che formano il datawarehouse.

Inoltre, grazie all'agente di pianificazione di Sql Server, è possibile impostare l'avvio automatico di tali operazioni ad intervalli di tempo prestabiliti.

A questo punto tutto era pronto per la pubblicazione dei reports destinati alla Direzione Aziendale.

La struttura dei reports adottata ha previsto un Report, il primo del menu, specificamente destinato alla consultazione a video: questo report, basato su un tool java, permette di eseguire all'interno del browser di internet le classiche operazioni di “esplorazione dati”. Partendo da una semplice struttura che mostra una tabella pivot con i dati aggregati per regione / mese, è possibile eseguire operazioni di “drill down” (letteralmente trapanare giù) disaggregando le chiavi di lettura in zone, agenti, clienti, famiglie di prodotti, e singoli articoli. Naturalmente è possibile poi il processo inverso di ritorno alle aggregazioni superiori, cioè di “drill up”.

Gli altri reports pubblicati sono invece espressamente progettati per la stampa, pertanto alla loro apertura viene caricato acrobat reader ed i dati (tabelle e grafici) vengono esposti in formato pdf, particolarmente adeguato per la stampa. Questa caratteristica non deve però far pensare che si tratti di reports statici. Anche questi, infatti, sono direttamente connessi con il datawarehouse e vengono aggiornati nel momento stesso della loro visualizzazione e, successivamente, a richiesta dell'utente.

Conclusioni

La più grande soddisfazione di questo progetto è notare come oggi l'Azienda trovi normale tutto questo ed abbia dimenticato l'epoca, non così lontana nel tempo ma veramente un'altra epoca, in cui ci si doveva accontentare di una conoscenza solo aprossimativa dei propri dati fondamentali, per citarne solo alcuni: clienti, prodotti, quantità vendute, importi fatturati.

collegamento auto-sponsorizzato: in questo blog a volte si parla di business intelligence, qui invece la si pratica di continuo.
vinte / perse

Oggi ho perso una scommessa, ma ho vinto una battaglia che durava da quasi un anno.

La battaglia era contro una porta seriale di un server che non ne voleva sapere di funzionare.
La scommessa l'ho fatta con MadMax, un sistemista con i controfiocchi, che è riuscito senza sforzo, me incredulo, a far resuscitare la maledetta porta.

Mi appresto a pagare pegno, che consiste nell'assistere ad una messa alla chiesa dei testimoni di geova di Bologna, già perchè il buon MadMax, oltre che essere uno che fa cantare i server (con annessi e connessi) fa anche il testimone di geova, appunto, specializzato nella conversione di atei e cinesi (io sarei l'ateo, dopo di me, se funziona, ci proverà con Cofferati).

Ripensandoci, forse Geova, che probabilmente non ama perdere le scommesse, stavolta ci ha messo lo zampino.

Ah !, dimenticavo, se anche voi avete bisogno di un aiuto (sistemistico) veramente speciale, potete trovare MadMax qui.

5am
a volte ritornano
Sulla recente sparizione dei commenti da questo blog

>On Tue, 28 Dec 2004 11:13:12 +0100, Albamarina wrote:
> Caro Cinque Del Mattino,
> non per farmi gli affari tuoi ma dove son finiti i commenti del tuo blog?
> Non dirmi che erano inutili, ché mi offenderei...
>

Risposta:

Carissima Alba, non so se il tuo apprezzamento per i miei post sia dovuto alle affinità di orario, spesso infatti l'alba si trova bene alle 5 del mattino, o se ti piacciano sul serio.
In ogni caso ti sarò per sempre riconoscente della solitaria opera di sostegno che stai conducendo nei confronti del mio blog, ormai agonizzante proprio a causa della mancanza di sufficienti stimoli (cioè lettori, cioè commenti).
I commenti ? Si sono chiusi da soli, io non ho fatto nulla.
Di solito ritornano da soli dopo qualche giorno, come il mio gatto quando esce di casa la sera.
Comunque, se non dovessero più tornare, gatto o commenti che siano, vedrò di adottare gli opportuni provvedimenti.

Un bacio pieno di gratitudine
5am


allora, provvisoriamente, riattiviamo la terribile funzione commenti di blogger

23/12/2004

oh! jingle bell, jingle bell, jingle orzowei

Tempo di Natale, tempo di novità

Novità: scopro ieri sera al ritorno un enorme pacco di posta.
Le poste sono diventate moderne, non consegnano più tutti i giorni ma raggruppano, tanto se uno ha fretta ci sono altri mezzi.
E come dar loro torto, basta fare l'elenco di quello che ho ricevuto:
-Dws investments, un fondo comune che mi rende circa 1€ all'anno, mi scrive per informarmi che hanno fuso due fondi in uno solo;
-Hera, nientepopodimeno che la holding energia risorse ambiente, mi comunica la bolletta dell'acqua;
-ABB, un'azienda che una volta faceva cose serie, mi informa di una loro promozione, in joint venture con tim, per farmi comprare un “telefonino”, lo chiamano proprio così, che può far accendere la lavatrice a distanza (meraviglie della domotica);
-Ace europe, improbabile compagnia assicurativa che mi ha rifilato una polizza per non so quale rischio nascondendola negli estratti conto della visa, mi informa che si sono fusi con qualche altra associazione a delinquere;
-Infine Autogerma mi scrive per informarmi che l'auto del mio socio potrebbe avere un guasto allo sterzo, sarà meglio che mi ricordi di dirglielo, si sa mai.

oh! jingle bell, jingle bell, jingle orzowei

Ecco, vedete come è emozionante la posta che ho ricevuto per natale ?
Ma nel pacco c'era anche qualcosa di interessante, una copia omaggio del giornale di quartiere: “la piazza”, che è uno dei miei giornali preferiti: mi gusto il bell'articolo sul successo incredibile ed inaspettato che ha avuto il film lavorare con lentezza, che ha riempito per mesi tutte le sere il cinema Rialto.

oh! jingle bell, jingle bell, jingle orzowei

E, a proposito di giornali, riesumo dalla borsa il 24ore di lunedì scorso, che avevo conservato per farmi quattro risate: volevo infatti capire come mai Bologna, da cui medito di fuggire, è al primo posto in Italia, e Messina, dove sogno di abitare, sta all'ultimo.
A parte il nuovo sindaco, che da quando è stato eletto fa di tutto per non farsi notare dai cittadini, e montezemolo, Bologna offre ai bolognesi la terza ricchezza, e costo della vita, d'italia; la terza infrastruttura imprenditoriale; il 14°(sentiment: 31°) livello di servizi ed ambiente; il 102° , penultimo, posto nel livello di criminalità; l'84° negli indicatori socio-demografici (suicidi, divorzi, ecc...); il 2° posto per svago e cultura (cinema, vendite libri, numero ristoranti, ecc.).
Ecco, ora capisco meglio il contrasto fra la statistica ed il mio “sentiment”: io sono quello che non ha mangiato il mezzo pollo: io vado al cinema 2 volte l'anno e altrettante volte, magari le stesse sere del cinema, a cena fuori per svago: quindi mi perdo i benefici e mi becco le sfighe del vivere a Bologna.

oh! jingle bell, jingle bell, jingle orzowei

Tempo di natale, tempo di bambini: ieri sera mentre mi dannavo ad assemblare un infernale deposito di zio paperone, regalatoci da una simpatica vicina di casa, mio figlio, 5 anni fra 10 giorni, mi comunicava il nome della sua fidanzata. Ah, bene.

oh! jingle bell, jingle bell, jingle orzowei

Tempo di natale, tempo di bilanci: lunedì scorso ci siamo ritrovati fra soci per festeggiare un anno dalla nascita del nostro innovativo business: un cliente. Poteva andarci peggio.

oh! jingle bell, jingle bell, jingle orzowei

Buongiorno e Buon Natale a Tutti !

5am

15/12/2004

a proposito di password

Lei è disordinata in modo pazzesco e mi paga anche perchè io sono sempre calmo e organizzato.
Ieri però l'ho delusa: non sono riuscito a rintracciarLe la password di posta elettronica (che aveva già perso diverse volte).

Il mio errore: per rispetto della sua privacy non me l'ero annotata.
Fulminante e geniale

Zapping, ieri sera.
"Pronto, tutti dicono che non si investe al sud perchè mancano le infrastrutture: ma le avete viste voi le infrastrutture della Romania e dell'Albania ?"
sensi di colpa

Beh, ripensandoci, anch'io, come torturatore di povera gente che avrebbe anche altro da fare oltre a ricordare ed inserire password, non scherzo.

Paolo mi aveva promesso il "single sign-on", ma mentiva sapendo di mentire ed io sapevo che mentiva ma volevo tanto crederci.

Chiedo scusa a tutti.


Se siete stanchi del cagnolino.
Smartphone review
(meglio di tante recensioni su riviste specializzate)

Commenti su: Rapida review tecnologica
Dici ? Permettimi di dissentire. Ho avuto quello vecchio (TIM) fin dai primi giorni di commercializzazione, e mi sono sempre trovata benissimo. Ora ho da parecchi mesi quello nuovo (blu, sempre TIM), e va alla grandissima ! Usandolo MOLTO per i mail, e parecchio per le telefonate la batteria dura 5 giorni abbondanti, prende ovunque, anche più del vecchio nokia che sembrava quasi un TACS, e non ho mai avuto problemi di connessione.

Commento di Storiedime, 09.12.04 08:27
io sto usando la scheda umts di vodafone. devo dire che nei pochi posti dove funziona funziona da dio. un blackberry di terza generazione non c’è ancora vero?

Commento di livefast, 09.12.04 18:46
il numero uno dell’inutilità rimarrà sempre il nokia communicator.

Commento di kos, 09.12.04 22:08
Ragazzi, allora io sono sfigato: il mio vodafone non prende un cazzo e come telefono è inusabile, cade la linea ogni 5 minuti. Blackberry 3G ancora non c’è.

Commento di Carlo, 09.12.04 22:52
Io so solo che il nek che ti danno col contratto 3 è una merda senza paragoni. Non prende da nessuna parte e non si trovano nemmeno i drivers per passare le foto su pc.
Sono tornato al nokia 3310 blu con la coda tra le gambe.

Jaco

Commento di Jaco, 10.12.04 09:19
Vedo che possiedi un blakberry, e questo e’ da tempo che penso di acquistare. Temo pero’ di avere idee sbagliate su di esso. Percio’ ti domando se puo’ servire come piccolo computer? Il computer che uso, mi obbliga a restare ore e ore seduto a casa; mentre sarebbe bello usare un computer seduto sul lungomare. Pero’ mi hanno detto che lo si usa collegato con un telefonino e che ogni mail verrebbe a costare parecchio. Puoi darmi delle spiegazioni? Grazie.

Commento di sebastiano35, 14.12.04 08:54
Hi Tech

L'altra sera, al ritorno dal lavoro, mia moglie mi racconta le torture tecnologiche cui deve sottostare per far partire i voli lufthansa: tutta l'operazione va gestita con l'ausilio di un palmare collegato via umts con il centro operativo LH di Capetown.
Che c'è di male ?
Nulla di particolare se si esclude che: con il freddo di questi giorni la batteria del palmare si scarica alla velocità di uno starnuto; la stabilità del segnale umts, sulla pista dell'aeroporto, è paragonabile a quella di una democrazia sudamericana; e, infine, con buona pace del desiderio di risparmio che, presumibilmente, aveva spinto la compagnia a centralizzare gli uffici in Sudafrica, in mancanza del palmare l'intera operazione va completata con una bella telefonata, della durata di 20 minuti circa, al centro di Capetown.
Per comprendere meglio quanto il tutto fosse cervellotico, mi sono preso lo sfizio di leggere il manuale operativo del sofware che gira sul palmare: un vero campo minato di finestre, di user-id, di chiavi mobili: l'ideale per chi deve affrontare contemporaneamente: pilota, addetti ai bagagli, addetti alle pulizie, addetti al catering, passeggeri incazzati, col freddo che ti gela le dita e le turbine dell'aereo che ti rintronano il cervello.

Poi mi lamento che mia moglie è un pò stressata.
Scusa se non ti ho risposto prima. Avrai capito che il pensiero libero, nella mia vita, occupa uno spazio marginale; quello che ci può essere solo la mattina presto, quando tutti dormono, in casa e fuori casa, e nessuno ha bisogno del mio tempo, forse la cosa migliore di me.
Finalmente questa mattina sono sveglio, non ho granchè voglia di scrivere, ma almeno sono sveglio e la mente è libera.

Pace ? Non mi pareva fossimo in guerra. Comunque la pace è bella e pace sia.

Buongiorno a Te

08/12/2004

tempo di radio

Se da un pò di tempo mi si vede più raramente da queste parti, dove dovrei passare la mattina presto, è anche per una riscoperta del piacere di stare sotto le coperte, tuttavia non è che me ne stia lì a dormire, proprio no.
Semplicemente faccio del mio meglio per rompere le scatole a mia moglie: escludendo gli approcci affettuosi, già è dura alle ore comandate, figuriamoci alle 5, le alternative a mia disposizione sono i libri e la radio.
E spesso le uso entrambe.
Forse non avete mai avuto occasione di sentire la trasmissione per gli immigrati ("permesso di soggiorno", rai uno, ore 5.50 am). Beh, dovreste farlo, è parecchio istruttiva.
Si può ad esempio imparare che un bambino nato in italia da genitori immigrati non ha la cittadinanza italiana e, magari, alla bella età di diciotto anni, passati tutti nel nostro paese, si può vedere recapitare un bel decreto di espulsione, in quanto clandestino.
Cose da pazzi ?
Semplicemente cose da italia.
soubrette-s
Adesso che in tv comandano loro , possiamo rilassarci e (s)parlare un pò di lei.
Forse è simpatica, come sembrano trovarla i suoi colleghi, ma a me sembra piuttosto un'antipatica che si sforza di sembrare simpatica. E la perenne risata chioccia la tradisce.
In più mi ha reso stucchevoli alcune delle rare trasmissioni televisive che trovavo divertenti (zelig in particolare).
Rimpiango i tempi in cui faceva l'oscuro mestiere della moglie del cantante famoso o, più ancora, quelli in cui reclamizzava mutandine, ma forse non se lo può più permettere.
Vorrei quindi levare un appello accorato: aridatece la Hellen Hidding !
possibile che adesso siamo così diversi ?

Non avrei fatto granchè caso a questa notizia se non avessi da poco letto il capolavoro di Marguerite Yourcenar "Memorie di Adriano".
In quel libro si lascia intendere che, nell'antichità, il vero amore era quello omosessuale, in particolare quello dell'uomo maturo nei confronti del giovane adolescente.
Le donne potevano essere rispettate ed ammirate, come la moglie di Traiano, oppure sopportate, come la propria moglie (*), oppure godute nelle notti di festa orgiastica, ma raramente potevano essere amate.
Ora può essere comprensibile che il libro di M.Y. sposi questa tesi, essendo Lei stessa stata felicemente "sposata" ad una donna, tuttavia mi pare pacifico che nell'antichità classica questo tipo di amore non fosse particolarmente scandaloso.

Ora non più.
Duemila anni di religione monoteista hanno cancellato questa possibilità o, meglio, l'anno resa "peccato"; ma quel particolare tipo di peccato che è tale anche per chi non ha affinità religiose. Non come quei peccati che ci piace commettere, magari, o forse ancora di più, segretamente.
No, questo è un peccato che ti blocca l'istinto prima ancora che l'azione.

Peccato.


(*) mi rassicura invece che in questi duemila anni qualcosa per noi uomini non sia ancora cambiato: il dovere di sopportare la moglie.

05/12/2004

ci vorrebbe un censimento dei blog in fase di esaurimento